Una grande “Festa del Golfo”. È ciò che propone l’Università delle Generazioni, con sede a Badolato, per accogliere ufficialmente i sindaci dei comuni del golfo di Squillace e tutti i cittadini che vorranno partecipare, a vario titolo, alla pluralità degli eventi. Iniziative che, come proposto all’assessore al turismo di Squillace Franco Caccia dall’ideatore e responsabile dell’associazione badolatese Domenico Lanciano, potrebbero articolarsi in due appuntamenti annuali a Squillace e, a rotazione, in uno dei comuni che si affacciano sul golfo che si candiderà alla realizzazione. Secondo Lanciano, inoltre, si potrebbe costituire, con capoluogo proprio a Squillace, un consorzio turistico che abbia una medesima politica promozionale e identitaria.
La proposta è apparsa condivisibile all’assessore Caccia, anche se bisognerà attendere il parere e la disponibilità delle istituzioni interessate. L’idea potrebbe essere attuata tra il 2021 e il 2022. «Sarebbe la prima festa in assoluto – rileva Lanciano – per un golfo in quanto zona omogenea e antico simbolo storico-geografico, preparato direttamente dalla natura.
Nei prossimi giorni la proposta verrà avanzata a tutti i luoghi che danno nome ai golfi italiani, specialmente a quelli calabresi e, in particolare, a Lamezia per l’omonimo golfo che corre parallelo a quello di Squillace a distanza di appena 30 km circa.
Sarebbe un interessante “gemellaggio” visto che il nome “Italia” è nato quasi 4000 anni fa proprio tra questi due golfi». Ma Domenico Lanciano si spinge oltre e proporrà il progetto anche all’Unione per il Mediterraneo, che ha sede a Barcellona, in Spagna, affinché tale particolare festa possa svolgersi in tutti i Paesi delle sponde mediterranee che abbiano un golfo, grande o piccolo che sia.
Quello di Squillace, menzionato anche in diverse opere storiche e geografiche dell’antichità, copre un arco di circa cento chilometri, da Punta Stilo fino a Isola Capo Rizzuto: sono una trentina i comuni che hanno la vista sul suo mare, suddivisi in tre province, Reggio Calabria, Catanzaro e Crotone.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)