Riqualificazione e adeguamento funzionale di piazza Duomo, tra storia, arte e creatività. Il progetto è sicuramente importante e molto atteso. E l’amministrazione comunale di Squillace, presieduta dal sindaco Pasquale Muccari, dopo aver valutato positivamente la proposta progettuale dei tecnici dello studio Barbaro 18 di Catanzaro, ha provveduto all’approvazione della sua fattibilità tecnica ed economica con lo scopo di realizzare interventi volti alla sostenibilità, all’efficientamento energetico e alla valorizzazione sociale.
Il costo complessivo si aggira sul milione e 300 mila euro, grazie al fondo governativo per concorsi progettazioni e idee per la coesione territoriale. L’intervento nasce dalla necessità di dare al borgo un luogo pensato per fare fronte alle esigenze funzionali della vita urbana.L’obiettivo principale del progetto è quello di effettuare una riqualificazione in continuità con l’esistente e in proiezione futura, che potesse proporre nuovi concetti di relazione con lo spazio urbano, attraverso nuovi segni, distribuzioni e rapporti, attivando nuove definizioni di spazio pubblico, in cui le varie funzioni coesistono in maniera organica e ben definita, restituendo al luogo l’identità di uno spazio di aggregazione e cuore della vita civica.
In fase di analisi della destinazione d’uso della superficie della piazza è emerso che attualmente lo spazio è quasi totalmente destinato a viabilità, relegando la piazza principale della città a zona di passaggio e non a luogo di aggregazione. L’intenzione, dunque, è di riproporzionare le funzioni all’interno della piazza, attraverso la ridefinizione delle superfici da destinare a viabilità e parcheggi, ad aree pedonali e a verde.
Sono state individuate le aree da inibire al traffico e da destinare a spazio di aggregazione, è stata regolarizzata la viabilità, mentre la scala che collega corso Guglielmo Pepe a piazza Duomo viene riproposta in termini formali in linea con il nuovo disegno della piazza stessa.
L’area inibita al traffico, più importante in termini di superficie, viene collocata prospiciente al museo diocesano e in continuità con la scala; un’altra area pedonale viene posta in angolo al fabbricato dell’ex Giudice di pace, di minore dimensione e che raccorda sia la viabilità carrabile di discesa verso l’area sud della piazza, sia la viabilità pedonale dei marciapiedi lungo il fabbricato.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud, 19 marzo 2023