Un progetto rilevante per l’esecuzione di interventi di sicurezza del territorio a rischio idrogeologico e delle strade. È quello approvato dalla giunta comunale di Squillace, presieduta dal sindaco Pasquale Muccari, grazie ad un contributo del dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell’Intern
o. Il progetto definitivo ed esecutivo, che prevede una spesa di 485 mila euro, è stato redatto dal raggruppamento temporaneo di professionisti composto dagli architetti Antonio Derro, Gianluca Gallo e Agazio Zofrea, dall’ingegnere Giovanni Mellace e dal geologo Massimiliano Lettieri. I lavori programmati interesseranno il centro storico di Squillace.
Si interverrà soprattutto nell’area rionale di San Matteo e sulla strada comunale denominata “Racha-Parroncino”.
Sono, comunque, tre le aree del borgo interessate dagli interventi progettuali. Le motivazioni di ordine generale per la messa in sicurezza del rione San Matteo sono dettate dalla necessità di regimare gli effetti delle precipitazioni meteoriche nel centro abitato, dove persistono situazioni di eccessivo afflusso e stillicidio delle acque superficiali su suolo pubblico tali da compromettere l’accessibilità in sicurezza dell’edificio comunale e in particolare delle unità abitative da parte degli abitanti del rione. La mancanza di sistemi di raccolta dell’acqua piovana e le condizioni orografiche degli spazi urbani e dei vicoli storici, inoltre, accentuano tale criticità.
Per quanto riguarda la strada “Racha-Parroncino” vi è la necessità di completare l’arteria che è di notevole importanza per la viabilità urbana con opere di ripristino, adeguamento e messa in sicurezza degli elementi costitutivi, quali l’assenza di illuminazione pubblica, parapetti incompleti, margini laterali stradali indefiniti, cunette degradate e scarpate non sufficientemente stabili.
La strada è anche in prossimità del contesto urbano caratterizzato dalla presenza storico-architettonica della chiesa di San Matteo dove affiorano importanti costruzioni murarie dell’originario complesso monastico detto di “Tutti i Santi” risalente alla seconda metà del XVI secolo. Un altro intervento si concentra in prossimità del sito storico della chiesa dell’Immacolata e dei ruderi dell’antico complesso conventuale di Santa Chiara. La terza area di intervento riguarda l’adeguamento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche sul tratto del corso Guglielmo Pepe compreso tra la chiesa di San Pietro e la zona del municipio.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 12 settembre 2021)