Alezzi, Alui, Parroncino, Raca, Musca, Sardedha, Maju, Cappedharu e Pigò. Sono i nove mulini della “Valle dell’Alessi”, dove il Comune di Squillace ha pensato di realizzare un suggestivo percorso naturalistico.
Grazie all’iniziativa della precedente amministrazione, l’intervento riguarda la realizzazione del parco fluviale nella valle tra il borgo e la marina di Squillace e il recupero dei mulini ad acqua, al fine di migliorare la fruizione del patrimonio ambientale.
Il progetto è stato finanziato per l’importo di un milione di euro con i fondi del Pisl (piano integrato di sviluppo locale) “Il Golfo che unisce” del Por Calabria Fesr 2007-2013. Squillace è interamente circondata dalle acque di due fiumi, il Ghetterello e l’Alessi che danno vita alla valle dei mulini.
Risalendo i due corsi d’acqua i tecnici dell’azienda a cui è stato affidato l’appalto si sono trovati di fronte a strutture dalle forme strane e monumentali, alcune intatte, altre semidiroccate, ma tutte avvolte da una fitta coltre di vegetazione, tanto da far pensare che siano una cosa sola con il contesto naturale. Gli antichi mulini, costruiti in muratura di pietre, utilizzavano l’acqua come forza motrice.
Queste strutture, che oggi si possono definire di archeologia industriale, hanno rappresentato nei secoli scorsi una delle principali fonti economiche di una società contadina allora molto importante. La loro utilizzazione interessava non solo Squillace, ma anche altri centri limitrofi. L’intervento mira soprattutto a monitorare la situazione dal punto di vista ambientale, ma anche alla tutela del pregevole patrimonio naturalistico.
Quello che sta venendo alla luce in questi giorni è uno stupendo percorso tra varie e spettacolari cascatelle e i mulini, di cui si conservano i resti e al cui interno esistono ancora gli arredi, ma anche evenienze monumentali, come il ponte medioevale, e una macchia di selva mediterranea di grande pregio paesaggistico e che costituisce un polmone di ossigeno rilevante nel territorio del golfo di Squillace.
I lavori e le opere necessarie per rendere completo tale percorso turistico a carattere culturale, ambientale, storico e archeologico sono la riqualificazione della strada di accesso al parco fluviale, la definizione di aree pic-nic, la realizzazione di passerelle in legno in prossimità dei mulini e la posa della segnaletica. Tra mulattiere, mulini e la vegetazione, quindi, sarà creato un percorso naturalistico da inserire nell’offerta turistica assieme ad altri itinerari della cittadina medievale.
Salvatore Taverniti