Risalendo corso Guglielmo Pepe, per raggiungere il castello normanno, ad un certo punto si incontra una delle più suggestive opere d’arte degli ultimi tempi, strettamente legata alla tradizione ceramica locale. Ci troviamo in pieno centro storico, a Squillace, dove è stato realizzato il “Muro di ceramica”. Sono tanti i tasselli che compongono la lunga parete dell’antica bottega d’arte: cocci di vasi, quadri, brocchette, piccoli oggetti di tutte le forme, rigorosamente in ceramica. Ne è venuta fuori una variopinta opera artistica che richiama tantissimi visitatori e impone loro una lunga sosta nel vicoletto che separa il corso principale della città dalla zona di San Matteo. A realizzare il “Muro di ceramica”, gli artisti della bottega “La Terracotta”, guidati dal maestro vasaio Nicola Aiello.
Una splendida idea, molto apprezzata da tutti, che contribuisce ad abbellire il centro storico squillacese. Squillace è un centro rinomato per la produzione di ceramica artistica e tradizionale, tant’è che è stato riconosciuto in questo senso dal Ministero competente. Sono in attività diverse botteghe e laboratori per la lavorazione dell’argilla, dove vengono prodotti oggetti di particolare fattura e che costituiscono la principale attrazione turistica, non solo d’estate.
La ceramica artistica squillacese può soprattutto fregiarsi del marchio Doc, lanciato dal Consiglio nazionale ceramico del Ministero dell’industria per la produzione proveniente dai comuni italiani riconosciuti. Il marchio è costituito da due riccioli concentrici in movimento, che richiamano il modellarsi dell’argilla al tornio, con la scritta “Ceramica artistica & tradizionale”.
Uno straordinario riconoscimento per la produzione ceramica che gli artigiani di Squillace, insieme a quella di altri 33 comuni italiani (le “Città della Ceramica”, appunto), dove è in atto un’affermata produzione di ceramica artistica e tradizionale, hanno ottenuto diversi anni fa. Il Comune di Squillace aderisce all’associazione “Le Città della Ceramica”, organismo a carattere nazionale che raggruppa tutte le città di produzione di ceramiche artistiche e tradizionali, con grandi vantaggi per tutti e con lo scopo soprattutto di entrare in piena regola nei circuiti del mercato nazionale e internazionale.
La caratteristica principale della ceramica squillacese è l’ingobbio e il graffito, secondo una tecnica assai simile a quella bizantina, che trae la sua origine dalla Magna Grecia e che, dopo tanti secoli, ancor oggi si tramanda, costituendo un indubbio esempio di altissima qualità e tradizione storica.
Solo a Squillace, infatti, esiste tale tipo di lavorazione, tra l’altro molto impegnativa. La tradizione della ceramica squillacese affonda le radici nei rapporti con l’Impero di Bisanzio: a Squillace i vasai impararono il segreto della ceramica graffita bizantina, una tecnica che permetteva di decorare e ornare con figure vasi e piatti.
Salvatore Taverniti