Mettere a disposizione dei ragazzi il giardino botanico come area attrezzata per lo svago e il tempo libero. La richiesta non è di un comitato o di un’associazione, ma a lanciare l’appello alle istituzioni competenti è un gruppo di ragazzi che frequentano la prima classe della scuola media a Squillace centro.
Il loro desiderio sarebbe che il giardino botanico denominato “Fuori Le Porte” e situato in via Alessi, nel centro storico, possa essere fruito da tutti invece che rimanere chiuso da anni. Il giardino botanico di Squillace, peraltro, è un esempio mirabile di tutela della biodiversità autoctona. Utilizzando il social Instagram, i ragazzi hanno creato una “storia” indirizzata principalmente al Comune di Squillace.
«Vogliamo sensibilizzare l’amministrazione comunale – scrivono – affinché tutta la comunità locale possa usufruire di questo spazio verde attualmente abbandonato a se stesso e ai vandali, in modo da poter essere visitato dagli studenti di altre scuole. Sarebbe bello creare un’area gioco attrezzata per ragazzi, bambini, giovani e meno giovani, visto che a Squillace non esiste un’area verde dove trascorrere le belle giornate».
Nel corso degli anni si sono approntati alcuni progetti per la riqualificazione del giardino botanico squillacese al fine di renderla fruibile. Nel 2015, grazie al contributo del Gal (Gruppo azione locale) “Serre Calabresi”, il Comune ha realizzato lavori di riqualificazione del giardino botanico che hanno riguardato la pulitura e il taglio dell’erba su tutta l’area, compresa quella che porta all’antica “Torretta”; la risagomatura dei sentieri e dei tracciati esistenti; il rifacimento della recinzione sul lato prospiciente le case popolari; la sostituzione del cancello d’ingresso; la fornitura e la messa in opera di staccionate in legno, di panchine e dei cestini portarifiuti; la schedatura delle specie vegetali esistenti, oltre che la redazione della cartellonistica.
Poi più nulla, fino alla recente presentazione di un progetto più articolato nell’ambito dei “Cis”, i contratti istituzionali di sviluppo, secondo il quale il giardino botanico dovrebbe diventare diventare luogo di incontro fra generazioni diverse, come invocano ora i ragazzi squillacesi. La proposta progettuale prevede la realizzazione di percorsi di ginnastica leggera, una sorta di palestra all’aperto per il recupero delle capacità fisiche e il mantenimento di quelle cognitive specie per gli anziani. Si pensa anche alla realizzazione di un parco giochi, un’area per giochi medievali e un percorso sospeso. L’area, in ogni caso, necessita di un nuovo ed organico intervento di manutenzione e riqualificazione al fine di renderla fruibile e frequentabile e perché possa diventare un parco urbano: uno spazio verde polifunzionale, curato sotto il profilo estetico, per incentivare l’affluenza, tenendo presente come target diverse categorie di utenza quali scolaresche, gruppi di animazione, gruppi turistici e associazioni.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 13 aprile 2021)