Ultimo consiglio comunale per l’amministrazione del sindaco Pasquale Muccari

Una sorta di resoconto sull’attività amministrativa degli ultimi dieci anni. Si è sviluppata in tal modo la relazione del sindaco di Squillace Pasquale Muccari sul rendiconto della gestione per l’esercizio 2023, approvato nell’ultima riunione del Consiglio comunale svoltasi lunedì scorso, prima delle elezioni comunali di sabato e domenica prossimi.
Ad inizio di seduta l’assemblea ha approvato il piano economico-finanziario 2024-2025 della tassa rifiuti con le relative tariffe. Poi ha approvato una variazione d’urgenza al bilancio di previsione 2024 e rinnovato lo schema di convenzione per la gestione associata delle funzioni relative ai servizi socio-assistenziali nell’ambito territoriale di Soverato.
Alla riunione non hanno preso parte i gruppi della minoranza.
In sede di approvazione del bilancio consuntivo, Muccari, che alle elezioni è candidato da consigliere con Stefano Carabetta, attuale vicesindaco proposto alla carica di primo cittadino, è entrato nel vivo della situazione amministrativa ed economica del Comune, rivolgendo un ringraziamento a tutti: ai sindaci che lo hanno preceduto, alla Giunta, ai consiglieri, alla segretaria comunale, ai dipendenti comunali.
«Tante sono le denunce e le contumelie che abbiano ricevuto – ha affermato – ma nessuna difficoltà ci ha piegato, perché siamo andati avanti con dignità e trasparenza. Con il sostegno di vecchi e nuovi amministratori e funzionari comunali abbiamo gestito bene l’istruttoria della massa passiva dell’ente, nel momento in cui abbiamo deciso di dichiarare il dissesto per via della situazione debitoria. Era stato approvato un piano di riequilibrio che, però, non era adeguato in quanto i debiti erano superiori».
Muccari ha evidenziato l’impossibilità di contrarre mutui, di ricevere trasferimenti regionali e di cofinanziare opere e spese. «Vi era – ha rimarcato – il pericolo di non pagare gli stipendi e di garantire i servizi essenziali, per cui abbiamo fatto una scelta obbligata con la dichiarazione del dissesto.
E oggi Squillace è rinata: consegno un Comune risanato, dopo aver ripianato debiti per milioni di euro. Quando nel 2014 ci siamo insediati avevamo in cassa 300 mila euro, oggi ne lasciamo 5 milioni. Abbiamo, inoltre, un consistente avanzo libero e un ottimo avanzo di amministrazione e di gestione. Oggi non diremo più che non ci sono soldi.
Con i gruppi di minoranza costantemente contro, siamo riusciti a ottenere mutui e finanziamenti, a garantire stipendi e servizi, a recuperare i crediti, a far pagare soprattutto operatori economici e imprenditori morosi, che abbiamo “aggredito” e che stanno tuttora pagando».
Il sindaco ha sottolineato che la rinascita è ben visibile, grazie all’avvio di numerose opere pubbliche, e ha fatto previsioni ottimistiche sul potenziamento dell’organico comunale, sulla digitalizzazione degli uffici, l’impegno per il problema dei tirocinanti, i grandi progetti di sviluppo finanziati o in atto. «È una lista lunga – ha concluso – che fanno di Squillace un cantiere aperto e una città bella».

Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 5 giugno 2024

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