Una lettera-invito a venire nel proprio paese natio, usufruendo anche del buono-vacanza concesso dal Governo con l’ultimo decreto, per riscoprire i sapori e i luoghi di un tempo. È la proposta che i consiglieri comunali di Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea fanno al sindaco Pasquale Muccari, con lo scopo di far tornare quest’estate in città gran parte dei concittadini sparsi in Italia. Questo e altri suggerimenti i due consiglieri forniscono all’amministrazione locale perché quella imminente possa diventare una stagione estiva accattivante. Nella “fase 2” tornano attivi gli esercizi pubblici, i commercianti e gli imprenditori. Ma perché il loro bilancio, alla fine della stagione, possa essere positivo sotto ogni aspetto sono necessari una serie di fattori. «Il primo – secondo Mesoraca e Zofrea – è che la gente, i turisti scelgano di visitare la nostra Squillace». I maggiori osservatori nel campo turistico parlano di un turismo estivo proiettato, per le note vicende, alla scoperta di nuovi siti, piccoli borghi da visitare e da “vivere”. «Ed un posto rilevante – aggiungono – lo deve occupare la nostra città». Per i due consiglieri sarebbe utile organizzare, in tempi veloci, una vera campagna pubblicitaria, senza grandi spese, ma valorizzando gli attrattori turistici del luogo. È necessaria una pulizia straordinaria delle vie e dei vicoli; mirare al decoro urbano, partendo dal mare, dalla “riviera di Nausicaa”; far conoscere, in maniera appropriata, i beni monumentali; promuovere l’immagine della città e pubblicizzare per bene il patrimonio storico ed artistico. «Dobbiamo ridare ai nostri artigiani – sottolineano – la dignità che meritano, partendo dalla considerazione che la ceramica squillacese ancora esiste, perché vi sono delle persone, delle giovani e dei giovani che hanno scelto di continuare quest’arte. Sono loro il pilastro dell’economia locale. Bisogna invogliare i turisti a venire a Squillace per visitare le botteghe, perché vi sono anche dei buoni posti dove poter soggiornare, sia al borgo che nella zona marina, ed un’ottima offerta eno-gastronomica». Per Mesoraca e Zofrea, inoltre, occorre concedere gratuitamente a bar, ristoranti ed esercizi commerciali l’uso di spazi esterni più ampi; e mettere in campo gli artisti locali per animare le piazze, oltre a riproporre vecchie commedie, proiettare film e materiale video su schermi giganti. «Secondo noi – concludono – è giunta l’ora di mettersi in corsa per ottenere l’ambito riconoscimento turistico internazionale della “bandiera blu”, come mare pulito e soprattutto come “zona curata”. Sarebbe una grande soddisfazione per i nostri operatori della costa. C’è la seria volontà di dare avvio ad una rivoluzione del turismo a Squillace?».Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)