«Non ci è stata data la possibilità di votare “no” al bilancio di previsione». Lo affermano i consiglieri comunali di “Tuttinsieme per Squillace” Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea, i quali intendono fare ora alcune osservazioni, dopo la mancata partecipazione alla seduta del consiglio di sabato scorso. Ne avevano contestato la convocazione, insieme ai colleghi dell’altro gruppo di minoranza, per la mancata adozione, secondo loro, di misure anti Covid-19 e del piano di sicurezza e la mancata redazione del documento di valutazione dei rischi, ma anche per gravi anomalie nelle delibere di giunta municipale.
«Malgrado le vicende – sostengono – che si sono susseguite sul tema coronavirus anche nella nostra comunità, il sindaco non ha ritenuto di far mettere all’ordine del giorno una doverosa informativa ai cittadini.
Gli avremmo chiesto perché ci ha attaccato per aver deciso di fare quello che hanno fatto anche gli amministratori di altri comuni, ossia devolvere i nostri gettoni di presenza per l’acquisto di buoni mensa da destinare alle famiglie bisognose».
Mesoraca e Zofrea avrebbero votato “no” al piano di alienazione di alcuni immobili, «perché avevamo chiesto di sapere se, per le case previste nel piano, c’era tutta la documentazione necessaria per la cessione, ma non ci è stata data risposta. Sul piano delle opere pubbliche avremmo voluto esprimere il nostro voto favorevole, dimostrando la nostra disponibilità ad una fattiva collaborazione, perché speriamo che l’amministrazione comunale saprà spendere i finanziamenti».
Sul bilancio, i due consiglieri sottolineano il loro parere contrario «per una serie di incongruenze, distrazioni, vuoti di programmazione in tutti i settori, con particolare riferimento a quelli su cui si regge la nostra piccola economia». «Un bilancio – sostengono – che impegna per il turismo 6.500 euro; per le politiche sociali pochissime risorse, proprio nel momento in cui diventa più pressante il bisogno di numerose famiglie e cittadini; per il lavoro, tutela della salute e agricoltura zero euro.
Nessuna voce è prevista per l’artigianato e il commercio, nessuna previsione in tema di rapporti con altri enti e comuni per un progetto di consorzio intercomunale per la fornitura di servizi».
Per Mesoraca e Zofrea si tratta di un bilancio fotocopia di quello dell’anno passato, senza alcuna novità. «Ma il fatto più grave – rincarano – è che è stato approvato dalla giunta comunale l’11 marzo, quindi non tiene conto di quanto è successo negli ultimi due mesi.
Eppure il Governo ha fatto slittare i termini di approvazione al 31 luglio, affidando, quindi, alla responsabilità degli amministratori locali di aggiornarli alla luce di quanto è successo, secondo le necessità».
Per i due consiglieri, ad esempio, si poteva prevedere l’ipotesi di sospendere il pagamento di tributi e tasse dovute dalle attività produttive, almeno fino alla fine dell’anno.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)