Ancora una truffa del finto incidente stradale causato da un familiare. Vittima una persona anziana di Squillace. Ieri mattina un uomo ha suonato alla porta di casa di una pensionata, che si trovava momentaneamente da sola, presentandosi come un avvocato.
Questi avrebbe raccontato alla donna che un suo nipote si trovava al pronto soccorso dell’ospedale in codice rosso, dopo aver causato un incidente, e che occorreva urgentemente del denaro per impiantare una difesa legale. Una storia naturalmente inventata per poter raggirare la malcapitata.
La pensionata, presa dal panico, quindi, ha consegnato i soldi della pensione e alcuni gioielli in oro al malfattore che poi si è dato alla fuga. Solo in un secondo tempo la donna si è resa conto di essere stata truffata, raccontando i fatti ad alcuni parenti e poi ai carabinieri.
Questo genere di truffe è purtroppo un fenomeno in forte espansione che spesso va a segno, anche se in molti casi restano dei vani tentativi. Specie quando il raggiro viene preceduto da una telefonata da parte del sedicente avvocato o rappresentante delle forze dell’ordine che chiede soldi annunciando l’arrivo a breve di una persona a cui consegnarli.
Nel caso della truffa avvenuta ieri a Squillace, sembra che questo passaggio sia stato saltato, non consentendo alla malcapitata di gestire meglio la vicenda, magari avvisando prima qualche familiare. Sull’episodio hanno avviato indagini i carabinieri di Squillace.
Questi avrebbe raccontato alla donna che un suo nipote si trovava al pronto soccorso dell’ospedale in codice rosso, dopo aver causato un incidente, e che occorreva urgentemente del denaro per impiantare una difesa legale. Una storia naturalmente inventata per poter raggirare la malcapitata.
La pensionata, presa dal panico, quindi, ha consegnato i soldi della pensione e alcuni gioielli in oro al malfattore che poi si è dato alla fuga. Solo in un secondo tempo la donna si è resa conto di essere stata truffata, raccontando i fatti ad alcuni parenti e poi ai carabinieri.
Questo genere di truffe è purtroppo un fenomeno in forte espansione che spesso va a segno, anche se in molti casi restano dei vani tentativi. Specie quando il raggiro viene preceduto da una telefonata da parte del sedicente avvocato o rappresentante delle forze dell’ordine che chiede soldi annunciando l’arrivo a breve di una persona a cui consegnarli.
Nel caso della truffa avvenuta ieri a Squillace, sembra che questo passaggio sia stato saltato, non consentendo alla malcapitata di gestire meglio la vicenda, magari avvisando prima qualche familiare. Sull’episodio hanno avviato indagini i carabinieri di Squillace.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 6 set 2024