Tre liste si contenderanno i dodici seggi del consiglio comunale di Squillace. Tre, quindi, i candidati alla carica di sindaco. Pasquale Muccari, 59 anni, guida la “Lista Muccari”. Medico, già sindaco di Squillace dal 1995 al 1999 e consigliere di minoranza uscente, Muccari ha presentato la sua lista già venerdì scorso. La compagine vede il ritorno di Paolo Mercurio e degli uscenti consiglieri di minoranza Rosetta Talotta e Giuseppe Vecchio, oltre all’assessore comunale uscente Vincenzo Lioi. Quattro le donne candidate.
Il biologo Franco Scicchitano, 58 anni, è a capo della lista “RiviviAmo Squillace”. Scicchitano ha una lunga esperienza amministrativa alle spalle, essendo stato già assessore comunale con tre sindaci. Alle elezioni del 2009 venne eletto consigliere nel gruppo di minoranza, ma poi si dimise. La sua lista, che comprende anche due donne, ripropone la candidatura del già assessore comunale Vittorio Froio e del consigliere di maggioranza uscente Francesco Campanella; tutti gli altri sono neofiti della politica.
Il 53enne Ruggero Mauro, imprenditore, guida la lista “Aria nuova”, composta da dieci candidati alla carica di consiglieri, di cui quattro donne, alla prima esperienza politico-amministrativa. Ma la notizia più importante di questa tornata elettorale è l’assenza dalla scena di Guido Rhodio, sindaco uscente e già amministratore provinciale e presidente della Regione Calabria: cinquanta anni di impegno pubblico che egli stesso ha ripercorso nell’ultima seduta del consiglio comunale di questa legislatura, giovedì scorso.
Rhodio ha ringraziato tutti coloro che nel tempo gli sono stati vicini e solidali nella collaborazione e nel delicato ed importante lavoro di crescita della comunità: autorità, stampa, amministratori, personale dipendente e cittadinanza tutta.
Il primo cittadino uscente, nel suo intervento, interrotto spesso dalla commozione e dagli applausi, ha raccomandato a tutti, specialmente alle nuove generazioni che si cimentano a guidare la città, di proseguire con determinato vigore ad amare sempre questa importante e storica città, mirando soprattutto al raggiungimento di un’indispensabile unità del territorio e delle componenti sociali ed umane, e particolarmente puntando al bene comune e all’ulteriore progresso della stessa, nel solco della generosa e prestigiosa testimonianza delle generazioni e dei sindaci passati e del ricchissimo patrimonio di valori civili e spirituali di cui essa è tuttora portatrice.
I tre candidati alla carica di sindaco e i 34 candidati a consigliere si dicono pronti a ricevere il “pesante” testimone.
Squillace, infatti, comprendendo centro storico, marina e piccole frazioni, ha un vasto territorio, non facile da amministrare. A ciò si aggiunga la complicata gestione dei comuni in tutta Italia, che si va facendo più critica e insostenibile, tanto che di recente l’amministrazione squillacese uscente ha dovuto attivare la procedura di riequilibrio finanziario. Un piano, della durata di dieci anni, per il ripiano di debiti.
Tutto è partito dalla rilevazione sia di una notevole entità dell’ammontare dei debiti fuori bilancio, sia di una situazione di contenzioso civile diventata sempre più gravosa, dovuta soprattutto alla difficoltà di pagare i fornitori entro tempi ragionevoli e all’impossibilità di evitare azioni di recupero dei crediti mediante procedure esecutive, con ulteriore aggravio di spese.
I futuri amministratori di Squillace dovranno confrontarsi anche con queste situazioni, per cui si attende di conoscere i programmi e le azioni che saranno poste in essere. Intanto, la campagna elettorale è aperta e gli elettori giudicheranno il prossimo 25 maggio.
Salvatore Taverniti