«La violenza sulle donne è un mostro dalle tante facce che si nutre beato all’interno della cultura patriarcale dominante». Lo ha affermato Stefania Figliuzzi, presidente dell’associazione “Attivamente Coinvolte Onlus” di Catanzaro, durante il convegno dal titolo “Ti meriti un amore”, organizzato in collaborazione con l’associazione “La Rete” e svoltosi al castello di Squillace. «L’indifferenza – ha aggiunto – è connivenza.
Bisogna parlarne, perché così si fa prevenzione e sensibilizzazione. Vi sono sempre più donne che denunciano, ma ancora tanto è il sommerso. E spesso si sente parlare di casi di femminicidi nei quali il maltrattante, se italiano, viene giustificato con il raptus o per forme di depressione o patologie psichiche, mentre, se straniero, diventa un problema di cultura o di religione».
Figliuzzi ha anche snocciolato i numeri. «In Calabria – ha evidenziato – sono altissimi: si contano da 600 a 800 casi di violenza sulle donne; in Italia, registriamo 120 femminicidi l’anno».
Ed ha parlato del lavoro che fa il centro antiviolenza della sua associazione sul territorio regionale. Moderato da Peppino Scalzo e introdotto da Mirella Turrà, vicepresidente de “La Rete”, l’incontro ha registrato anche l’intervento della psicologa Maria Rosaria Juli, la quale si è soffermata sulle varie forme di violenza di cui è vittima la donna. Interessante anche la lettura di brani tratti dal monologo di Paola Cortellesi, svolta dagli attori Amalia Lostumbo e Massimo Perlongo, accompagnati dal violino di Silvia Laugelli, sulle discriminazioni di genere e sugli stereotipi che spesso sono fonte di violenza.
Salvatore Taverniti