Il Tar Calabria, seconda sezione, presidente Salvatore Schillaci, si è pronunciato nel merito della lite pendente tra il Comune di Squillace e la “Ecoservizi”, l’azienda che ha gestito il servizio di raccolta dei rifiuti da giugno ad agosto dello scorso anno, accogliendo parzialmente il ricorso proposto da quest’ultima. La “Ecoservizi”, assistita dall’avvocato Giuseppe Pitaro, chiedeva l’annullamento degli atti del Comune di Squillace, ritenuti illegittimi, con richiesta di condanna dell’amministrazione al pagamento delle fatture e al risarcimento dei danni subiti.
Il Comune di Squillace era difeso dall’avvocato Gianfrancesco Fidone, del foro di Roma, con l’assistenza dell’avvocato Luigi Caristo. Risultata aggiudicataria dell’appalto del servizio di igiene urbana, la ditta, dal primo giugno 2015, ha iniziato ad espletare la raccolta dei rifiuti, assumendo i lavoratori indicati dal comune e in servizio con la ditta precedente e acquistando le attrezzature e i mezzi necessari. Non è stato mai sottoscritto, però, il contratto di affidamento del servizio, svolto nei tre mesi estivi.
La “Ecoservizi”, che sosteneva anche di non avere ottenuto alcun compenso, lamentava che il comune, ad agosto, ha prodotto una serie di ordinanze illegittime, revocando l’incarico alla ditta ricorrente e affidandolo in via diretta ad altro operatore privato per sei mesi.
A luglio, intanto, il comune aveva contestato alla “Ecoservizi” il pagamento della prima fattura in quanto non conforme ad alcuni articoli del capitolato d’appalto. Anche le due fatture successive, relative ai mesi di luglio e agosto, non sono state pagate, per cui l’azienda, sempre nel ricorso al Tar, sosteneva di avere maturato un credito nei confronti del comune di oltre 141 mila euro, oltre ad interessi e rivalutazione.
Il Tar ha respinto la domanda di annullamento degli atti impugnati e quella di declaratoria dell’obbligo di stipulare il contratto conseguente all’aggiudicazione, ha respinto la domanda di accertamento della responsabilità precontrattuale del Comune di Squillace ed ha accolto la richiesta di indennizzo, oltre agli interessi, secondo le spese documentate sostenute dalla “Ecoservizi” per l’attività effettivamente espletata, detratte le somme che il comune ha versato direttamente ai dipendenti della ditta. I giudici amministrativi hanno stabilito che entro 90 giorni il comune dovrà sottoporre alla ditta una proposta di accordo sulla determinazione dell’indennizzo.
«La sentenza – osserva il sindaco Pasquale Muccari – ci soddisfa soprattutto perché non contempla il risarcimento dei danni richiesti dalla ditta. Importante è stato anche il lavoro svolto dall’ex assessore comunale Domenico Passafaro nelle relazioni di difesa».
Il Tar Calabria si è pronunciato sulla vicenda Ecoservizi e Comune
Salvatore Taverniti