Tante le iniziative, come da tradizione, a Squillace, nel periodo natalizio, con riti religiosi molto partecipati e manifestazioni ludiche e solidali. Come quella organizzata dalle suore carmelitane “Messaggere dello Spirito Santo”, con il pranzo di beneficenza svoltosi nella locale comunità contemplativa e di vita apostolica. Fino al 6 gennaio, inoltre, a Squillace centro, si svolge l’ottava edizione dell’iniziativa “La Casa di Babbo Natale”, a cura dell’associazione “Bibbidi bobbidi boo”, dell’associazione culturale Castellense e della Proloco: tanti giochi, dolci e divertimento per i bambini.
Nella basilica cattedrale di Squillace, la messa della notte di Natale è stata presieduta dall’arcivescovo emerito mons. Antonio Cantisani, che nell’omelia si è soffermato sul messaggio di gioia che arriva dalla nascita di Gesù. «Ci vuole coraggio – ha affermato – a parlare di gioia nella situazione attuale, in una società pervasa da egoismo, violenza, guerra mondiale “a pezzi” (come dice il Papa), poveri sempre più poveri e ricchi sempre più ricchi.
Ma ho il dovere di parlarne, perché se sapremo accogliere il messaggio del presepe possiamo gustare la gioia». Cantisani ha esortato tutti a non lasciarsi dominare dall’indifferenza. «Tanti uomini ancora – ha rimarcato – non possono godere dei diritti fondamentali della persona, a cominciare dal diritto alla vita.
Il Signore ci chiede di amare gli altri: amore verso i poveri, i deboli, gli scartati, i rifugiati, i richiedenti asilo. Gesù è venuto per condividere la nostra vita, le nostre ansie, le nostre speranze. Noi dobbiamo accogliere il suo messaggio e viverlo tutti i giorni della nostra vita».
Nella foto il Presepe dell’artista-ceramista Agazio Mellace.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 27 dicembre 2019)