«Ricordate quando si giocava a “pizzu, pane e sozizzu”?». «E la signora che intonava i canti sacri nella chiesa dell’Immacolata durante la novena?». «E le sere d’estate facevi una passeggiata dalla piazza alla “conedha”?». «E se ricordi le “caramelle a vetro” di Rosaruzzo Schettini».
Anche a Squillace impazza su Facebook il gruppo “Sei di… se…”. L’ha creato Carla Megna, una giovane del luogo, ed è stato subito un successo, così come sta accadendo in ogni parte d’Italia. Una vera e propria moda, sul più noto social network.
Il gruppo “Sei di Squillace se…” è diventato ben presto il luogo dei ricordi, perché ciascuno propone aneddoti, frasi, vicende di una volta, momenti legati a persone che non ci sono più.
Tutti, soprattutto i meno giovani, stanno rispolverando i ricordi più belli, tanto che qualcuno parla di “anni bellissimi che non torneranno più”. La nostalgia assale spesso gli iscritti al gruppo: c’è chi propone di pubblicare foto d’epoca per realizzare una mostra, chi di ripartire da questi ricordi per organizzare di nuovo le feste e i momenti ricreativi di successo. Aperto da pochi giorni, il gruppo ha già raggiunto circa 500 iscritti, ma è in continuo aumento, così come aumentano le testimonianze lasciate.
C’è di tutto, anche per gli studiosi, antropologi e sociologi, perché ormai la piazza in cui ci s’incontra è virtuale: si condividono i ricordi, si dialoga soprattutto sui “social”. Ma quando qualcuno propone di rifare tutto ciò che di bello si è fatto in passato, allora emerge la “patoceria” (l’amore per la propria città) squillacese.
Perché insomma “Sei di Squillace se… ricordi tutte queste cose che si scrivono e le vorresti rivivere”.
Salvatore Taverniti
U paisa ormai catta…sei di squillace se…on vidi l’ura u tinda vai fhora….si ti fhai i ….. e l’ati…si arrobi nte casi e l’amici.. si on vai a nessunu negoziu do paisanu..
ma chi CLAUDIA MEGNA?