Da tempo non è più attiva e funzionante. Una volta lo era, con sportello informazioni e biglietteria; ora lo stabile che la ospita è chiuso e appare abbandonato. Da Squillace Lido giunge la segnalazione da parte di alcuni villeggianti entrati nella stazione ferroviaria per leggere i quadri orari dei treni.
Le condizioni dei binari e del piazzale della stazione sono di assoluto degrado. Le erbacce e le sterpaglie hanno raggiunto altezza d’uomo. Accedendo in stazione, sembra di entrare in un bosco.
Da lì, per la linea ionica, passano una decina di convogli, alcuni dei quali una volta si fermavano pure.
La stazione di Squillace, qualificata come impianto a bassa frequentazione, precede, in direzione Taranto, quella di Catanzaro Lido, distante meno di 6 km, e dista, a sud, meno di 7 km dalla stazione di Montepaone-Montauro e circa 12 km da quella di Soverato.
Posta nel pieno centro del golfo di Squillace, un tempo offriva servizi di fermata per treni regionali, e prima ancora ospitava anche treni Intercity. Alcuni anni fa gli amministratori dei comuni dello Jonio catanzarese avevano avanzato una straordinaria proposta poi messa da parte: che la tanto vituperata linea ionica potesse diventare linea per metropolitana per il collegamento dei centri della fascia costiera. In attesa che un giorno ciò si possa realizzare, si provveda almeno a ripulire tutta la zona dei binari e del marciapiede dello scalo ferroviario.
Squillace, peraltro, è una località turistica molto frequentata: il mare pulito, i servizi adeguati, il ricchissimo patrimonio monumentale e culturale sono le principali attrazioni. E l’attrazione turistica è determinata anche dall’amenità del clima e dal grande passato di storia e di cultura. In particolare, oltre a diversi stabilimenti balneari, conta 805 posti letto in strutture alberghiere a 4 stelle, e 80 posti letto in strutture extra-alberghiere a 4 stelle. Insomma, c’è tutto, ma manca una stazione ferroviaria funzionante.
Quella esistente potrebbe essere messa nelle condizioni di effettuare il servizio di trasposto delle persone, istituendo nuovamente le opportune fermate.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)