Stabilimenti balneari, villaggi turistici, bar, ristoranti frequentatissimi: anche quest’anno la stagione turistica a Squillace può definirsi soddisfacente. Come ogni anno non sono state poche le persone che hanno scelto di visitare la suggestiva cittadina sul golfo omonimo.
Il mare pulito, i servizi adeguati, il ricchissimo patrimonio monumentale e culturale sono le principali attrazioni di Squillace. L’attrazione turistica è determinata anche dall’amenità del clima e dal grande passato di storia e di cultura.
Squillace, dunque, diventa ogni anno un’interessante tappa turistica, unica nel suo genere in Calabria. Di bilancio positivo, in linea con il dato regionale, parla anche l’assessore comunale al Turismo, Giusy Ciciarello.
«Il 2017 – precisa – si conferma un anno di promozione e valorizzazione del territorio, con la realizzazione di circa sessanta eventi, grazie alla sinergia tra amministrazione, la società “I Giardini di Hera”, che ha in gestione il castello normanno, le associazioni e gli operatori economici del territorio.
In aumento anche gli ingressi al castello rispetto allo scorso anno. Non solo quantità, ma anche qualità, con rassegne teatrali di prestigio, carnevale estivo, sfilate, mostre d’arte, fino all’evento agostano di punta “Taranta e Dintorni”; turismo balneare e culturale, ma anche turismo culinario».
Secondo la Ciciarello, «l’obiettivo è ora quello di consolidare i risultati conseguiti, proseguendo nella strategia di attenzione alle esigenze del comparto turistico e di attivatore dei processi di miglioramento dell’offerta anche nei periodi di destagionalizzazione. Ed è proprio in tale ottica che ci stiamo muovendo per garantire in autunno e in inverno mostre artistiche, laboratori teatrali e culturali all’interno dei siti storici».
A Squillace sono numerosi i monumenti da visitare: la cattedrale, il castello, il monastero di S. Chiara, il palazzo Olivieri, la Torretta, la chiesetta gotica, il santuario della Madonna del Ponte, il ponte del Diavolo e tanti altri piccoli e grandi monumenti antichi. Grande attrazione costituiscono i musei del castello e il diocesano: soprattutto la “Sala dei guerrieri” dove sono custoditi gli scheletri ritrovati durante gli scavi nel castello normanno.
Fiorente è l’arte della ceramica, che si sviluppò già nella greca Skylletion e che tuttora viene portata avanti da alcuni giovani del luogo, che hanno realizzato splendide botteghe artigiane. Una particolare menzione merita il litorale squillacese, con spiagge libere e pulite, che rievocano antichi ricordi (qui sbarcarono Micenei, Dori e Achei) e che sono menzionate nei poemi di Omero e Virgilio.
Salvatore Taverniti