La comunità di Squillace e la diocesi piangono la scomparsa di mons. Pietro Emidio Commodaro.
Il sacerdote squillacese, noto intellettuale e studioso, si è spento lunedì pomeriggio nella sua abitazione situata nel centro storico del borgo ionico. A giugno avrebbe compiuto 83 anni. Dopo una caduta e il suo successivo ricovero in ospedale non si era più ripreso.
Ordinato sacerdote l’1 agosto del 1964, don Emidio ha celebrato la sua prima messa nella cattedrale di Squillace il giorno successivo.
È stato parroco a Montauro per 26 anni e docente nei Seminari di Squillace e Catanzaro. All’Istituto Teologico “San Pio X” del capoluogo, dal 1977, ha insegnato “Storia della Chiesa”.
Al suo attivo, innumerevoli pubblicazioni scientifiche e lavori di ricerca, che spaziano tra la spiritualità dei certosini, e i sinodi diocesani, la figura del cardinale Sirleto, la filosofia, la storia ecclesiastica.
Sacerdote “sui generis”, era molto apprezzato per la sua simpatia e la sua preparazione. Ha formato intere generazioni di presbiteri e laici, lasciando a tutti preziosi insegnamenti umani e spirituali.
È stato il primo presidente e cofondatore dell’Istituto di studi su Cassiodoro e rettore del Santuario della Madonna del Ponte. Alla soglia degli 80 anni, aveva voluto donare alla Chiesa tutto il suo patrimonio librario e documentario composto da oltre 4000 volumi.
Oltre ai volumi donati all’archivio-biblioteca diocesana “Cassiodoro”, mons. Commodaro aveva allestito una piccola memoria con le immagini di sacerdoti importanti che hanno contribuito a rendere grande la diocesi di Squillace.
Nel 2018 aveva ricevuto l’onorificenza pontificia che Papa Francesco ha voluto attribuirgli ammettendolo ad essere “cappellano di Sua Santità” con il titolo di “monsignore”. I funerali si sono svolti ieri pomeriggio nel “suo” Santuario della Madonna del Ponte.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 14 aprile 2021)