Nuova riunione del movimento “Squillace 2.0”, in vista delle elezioni comunali di maggio, con lo scopo di acquisire idee e proposte sulle macroaree individuate che costituiranno il programma amministrativo. L’incontro si è aperto con una breve introduzione da parte dei promotori, in cui si è ribadita la necessità «di rimettere in piedi un paese rantolante».
È stata sottolineata l’intenzione di «realizzare una politica sana e costruttiva, che sia frutto del lavoro comune: una politica sostanziata da confronti sereni, ma senza compromessi; un modo nuovo di intendere l’amministrazione del paese, in cui l’entusiasmo dei giovani possa incontrare l’esperienza degli anziani; una politica in cui non sia importante la domanda “chi è il sindaco?”, ma “quali sono i contenuti?”».
In seguito sono stati allestiti otto tavoli di lavoro, corrispondenti alle otto macroaree individuate dal movimento (legalità e sicurezza, servizi sociali, tributi, cultura, turismo e artigianato, politiche giovanili, viabilità, digitalizzazione dei servizi, azione consortile con i comuni vicini).
Diverse le persone che hanno preso parte ai tavoli tecnici, in ciascuno dei quali sono state verbalizzate le varie proposte. I risultati dei lavori, che verranno pubblicati sul sito del movimento, costituiranno la traccia del lavoro da svolgere nei contenuti e nelle modalità. «Il nostro intendimento – ha dichiarato uno dei promotori – è quello di realizzare un progetto definitivo su cui solo successivamente si costruirà la lista dei candidati alle elezioni comunali.
I nomi dei candidati, sindaco e consiglieri, saranno scelti democraticamente e dovranno portare avanti ciò che la gente ha deciso di inserire nel programma amministrativo. Non vogliamo contrapposizioni con nessuno, nessun contrasto. Puntiamo a risanare le lacerazioni e a costruire l’unità. Insomma vogliamo recuperare il senso della comunità che in questo momento è lacerata».
Salvatore Taverniti