E’ stato sospeso a Squillace il servizio di raccolta e di trasporto dei rifiuti solidi urbani differenziati con il sistema “porta a porta”. Sabato 5 luglio, infatti, sono rimaste al loro posto, cioè davanti alle porte delle abitazioni, le buste contenenti il “multimateriale”.
Di sabato tocca a plastica e alluminio, martedì alla carta e giovedì al vetro; ma gli operai della ditta affidataria del servizio, la “TecnoEco Multiservizi”, hanno svolto la loro attività solo fino a giovedì scorso. Il motivo? L’azienda è in credito con il Comune di Squillace di circa 15 mila euro, somma relativa alle fatture di aprile, maggio e giugno, mentre i lavoratori addetti non percepiscono il salario da due mesi.
Una situazione che si sarebbe ingarbugliata anche dopo il recente decreto del sindaco con cui è stata disposta la revoca dell’incarico di posizione al responsabile dell’ufficio tecnico comunale con affido dello stesso incarico all’assessore comunale ai Lavori pubblici.
L’amministrazione non avrebbe ancora individuato il responsabile alla firma degli indispensabili formulari di identificazione dei rifiuti, così come previsto dalla legge, sicché la piattaforma di riferimento per lo stoccaggio dei rifiuti raccolti non consente, senza timbro e firma del responsabile dell’ufficio tecnico, l’accesso per lo scarico, con la conseguenza che la “TecnoEco” non può svolgere le sue normali funzioni di gestione del servizio. Né risolutivo è stato l’incontro, tenutosi in municipio venerdì scorso, tra i vertici dell’azienda e gli amministratori, in merito al saldo delle fatture pregresse.
Nonostante tutto, la società di gestione ha proseguito il servizio senza interruzioni, visti i positivi risultati che la raccolta differenziata ha prodotto con soddisfazione della popolazione. Fino a sabato, però, in quanto, come rileva la stessa “TecnoEco”, «ci si trova nelle condizioni di dover interrompere il servizio per la mancata possibilità economica di far fronte alla retribuzione delle proprie maestranze dovuta al ritardo dei pagamenti».
Viene sottolineato, inoltre, che la raccolta “porta a porta” della differenziata non può essere eseguita, in quanto il comune non ha ancora provveduto alla realizzazione di un “centro di raccolta” per lo stoccaggio dei rifiuti prima di conferirli in piattaforma, nelle more dell’individuazione del responsabile alla firma dei documenti.
Salvatore Taverniti