Il provvedimento di chiusura del centro territoriale di riabilitazione dell’Asp, con sede a Squillace, dovrebbe entrare in vigore già da domani. Da più giorni, infatti, gli operatori della struttura sanitaria non starebbero più accettando prenotazioni per i trattamenti fisioterapici erogati all’utenza del comprensorio.
Nei giorni scorsi, l’allarme è stato lanciato dal circolo locale di Fratelli d’Italia e dal gruppo di opposizione comunale “Tuttinsieme per Squillace”, poi raccolto dal sindaco Pasquale Muccari che con il responsabile dell’ufficio tecnico ha svolto un sopralluogo constatando che non esiste alcun problema strutturale dell’edificio che ospita il centro ed anche il servizio di neuropsichiatria infantile.
I consiglieri di “Tuttinsieme”, Oldani Mesoraca ed Enzo Zofrea, lamentano che il sindaco, «invece di rispondere alla nostra interrogazione è andato a fare un sopralluogo dei locali. E conclude invitando tutti ad “un’azione congiunta” e affermando che se il centro “si chiude non si riapre più”». «Ma non sarebbe stato più proficuo e più serio – rilevano – invitare i gruppi consiliari per fare il punto della situazione coinvolgendo, in un incontro pubblico, anche i sindaci dei Comuni vicini, tutte le autorità locali interessate e i dirigenti dell’Asp, in considerazione del fatto che dalle notizie avute il provvedimento di chiusura dovrebbe entrare in vigore già da lunedì?».
Secondo i due consiglieri, è stato fatto passare inutilmente molto tempo e «l’amministrazione comunale ha il dovere di fare subito tutto il possibile per evitare danni irreparabili agli utenti ed alle loro famiglie». Sulla vicenda interviene anche il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia Francesco Fragomele, il quale chiede alle istituzioni preposte di intervenire presso la direzione generale dell’Asp «per scongiurare l’ennesima chiusura che danneggia tutto il comprensorio».
Per Fragomele, quello di Squillace è un servizio indispensabile per un elevato numero di pazienti anziani e non solo, la cui chiusura colpirebbe l’utenza di almeno dieci comuni del comprensorio. «Parliamo di una struttura comunale – aggiunge – ad uso gratuito per l’Asp, completa di ogni comfort e attrezzature, che viene sottratta all’utenza con una motivazione incomprensibile, la mancanza di personale, nonostante siano aperte graduatorie infinite di medici, infermieri e tecnici che aspettano da anni una risposta lavorativa.
Il polo sanitario, invece, verrà strutturato come casa di comunità, ma anch’esso ad oggi è stato depauperato come prestazioni specialistiche e attrezzature diagnostiche».
Il parlamentare del M5s Paolo Parentela rende noto di avere «contattato il direttore dell’Asp, che mi ha assicurato il proprio impegno personale in proposito. Se c’è da mandare altri specialisti, lo si faccia. Il territorio di Squillace e i comuni limitrofi hanno bisogno di questo presidio di assistenza sanitaria e io resterò al fianco delle amministrazioni comunali e dei cittadini per tutte le necessità».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 16 gen 2022)