Si è spento lunedì all’ospedale di Catanzaro, dove era ricoverato, il dottor Rinaldo Commodaro, già presidente emerito della Corte d’Appello di Catanzaro. Era nato a Montauro 88 anni fa ed era entrato nell’ordine giudiziario a soli 26 anni. Ha cominciato la sua carriera alla pretura di Palmi, passando poi a quella di Chiaravalle Centrale. Sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, ha svolto il ruolo di pubblico ministero anche in molti processi della Corte d’Assise. È stato anche applicato alle preture di Badolato, Davoli e Squillace. Quindi, magistrato d’appello, consigliere di Cassazione e magistrato di Corte d’Appello.
Nominato presidente di sezione penale ordinaria e presidente della Corte d’Assise d’Appello, è stato anche presidente della Commissione regionale di disciplina dei notai. Diciotto anni fa dovette vivere il grande dispiacere della scomparsa dell’amata moglie Maria Macrillò, che fu sindaco di Palermiti negli anni Ottanta, docente, scrittrice e poetessa, autrice di liriche che il marito pubblicò postume. Dal matrimonio sono nati due figli, Domenico, anch’egli magistrato, e Giuseppe, avvocato.
Dopo la pensione, Rinaldo Commodaro si è sempre dedicato alla famiglia, coccolato dai suoi tre nipotini, Rinaldo Maria, Niccolò Rinaldo e Valerio Maria, e agli studi.
Ha scritto opere in latino e alcuni poemi, intervenendo spesso anche sui social con le sue note storiche in ogni occasione. Il dottor Commodaro lascia un vuoto incolmabile nelle città dove ha vissuto maggiormente, a Palermiti e Montepaone Lido, ma anche nella comunità giuridica catanzarese. I funerali sono stati celebrati ieri pomeriggio nella chiesa matrice di Palermiti.
Nominato presidente di sezione penale ordinaria e presidente della Corte d’Assise d’Appello, è stato anche presidente della Commissione regionale di disciplina dei notai. Diciotto anni fa dovette vivere il grande dispiacere della scomparsa dell’amata moglie Maria Macrillò, che fu sindaco di Palermiti negli anni Ottanta, docente, scrittrice e poetessa, autrice di liriche che il marito pubblicò postume. Dal matrimonio sono nati due figli, Domenico, anch’egli magistrato, e Giuseppe, avvocato.
Dopo la pensione, Rinaldo Commodaro si è sempre dedicato alla famiglia, coccolato dai suoi tre nipotini, Rinaldo Maria, Niccolò Rinaldo e Valerio Maria, e agli studi.
Ha scritto opere in latino e alcuni poemi, intervenendo spesso anche sui social con le sue note storiche in ogni occasione. Il dottor Commodaro lascia un vuoto incolmabile nelle città dove ha vissuto maggiormente, a Palermiti e Montepaone Lido, ma anche nella comunità giuridica catanzarese. I funerali sono stati celebrati ieri pomeriggio nella chiesa matrice di Palermiti.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 27 set 2023