Nemmeno l’ultimo incontro tra i due probabili candidati a sindaco di Squillace per le prossime elezioni, Enzo Zofrea ed Anna Maria Mungo, avrebbe portato all’accordo per una lista unitaria che possa scalzare l’attuale maggioranza in carica.
A Squillace si voterà per il rinnovo del consiglio comunale nel mese di giugno 2024, ma si può dire che la campagna elettorale è già stata avviata.
Il capogruppo consiliare della lista di opposizione “Tuttinsieme per Squillace” Oldani Mesoraca è tra quelli che aveva di più creduto all’accordo tra i gruppi di opposizione ed in questa direzione aveva anche lavorato. «Nei mesi scorsi, mantenendo fede ad un impegno assunto con i miei sostenitori quattro fa – afferma il consigliere – ho rinunciato alla mia ricandidatura a primo cittadino con la lista “Tuttinsieme per Squillace”.
Ho pensato ingenuamente che anche questo mio atto avrebbe contribuito a fare assumere una decisione più opportuna e ragionevole a tutti gli oppositori a questa nefanda amministrazione. Purtroppo non è stato così.
Pure un grande uomo delle istituzioni come Arnaldo Forlani, scomparso proprio qualche mese fa, soleva dire che la “politica è la costante ricerca del componimento delle posizioni diverse”. Evidentemente a Squillace questa norma non ha trovato casa. Ed allora bisogna adeguarsi alla nuova realtà». Secondo Mesoraca, occorre rimboccarsi le maniche e lavorare affinché il prossimo giugno si possa voltare definitivamente pagina. «È quello – puntualizza – che vuole la maggioranza dei cittadini.
E questa volta, sono certo, gli elettori lo faranno perché sapranno votare e scegliere bene. Io mi auguro, però, che la campagna elettorale, di fatto già aperta, possa svolgersi nella maniera più democratica e rispettosa possibile. Mi auguro che possa essere una battaglia politica sulle idee e sulle proposte. Mi auguro che saranno messi da parte i risentimenti e le offese personali per dare spazio al confronto serio sui programmi e sul futuro della nostra città. Mi auguro che, incontrandoci per le vie, in piazza o in qualsiasi altro posto, metteremo da parte gli eventuali rancori, lasceremo a casa il ghigno e continueremo a sorriderci ed a parlarci, come sempre, da amici. Qui non è in gioco il prestigio di questo candidato o dell’altra. Qui è in gioco la gloria di una città destinata al declino totale, di una città senza prospettive».
E, parafrasando il compianto presidente emerito della Regione Guido Rhodio, più volte sindaco di Squillace, Mesoraca afferma che «siamo giunti a Squillace ad una “svolta storica nella quale ognuno deve portare il proprio contributo perché essa non sia una svolta involutiva, ma sia momento reale di crescita e di avanzamento”. Ecco perché bisogna vincere, vincere bene e, per usare una metafora calcistica, bisogna vincere con una squadra organizzata e forte in ogni ruolo perché il cammino sarà lungo e tortuoso. Ma alla fine la partita si vincerà».
A Squillace si voterà per il rinnovo del consiglio comunale nel mese di giugno 2024, ma si può dire che la campagna elettorale è già stata avviata.
Il capogruppo consiliare della lista di opposizione “Tuttinsieme per Squillace” Oldani Mesoraca è tra quelli che aveva di più creduto all’accordo tra i gruppi di opposizione ed in questa direzione aveva anche lavorato. «Nei mesi scorsi, mantenendo fede ad un impegno assunto con i miei sostenitori quattro fa – afferma il consigliere – ho rinunciato alla mia ricandidatura a primo cittadino con la lista “Tuttinsieme per Squillace”.
Ho pensato ingenuamente che anche questo mio atto avrebbe contribuito a fare assumere una decisione più opportuna e ragionevole a tutti gli oppositori a questa nefanda amministrazione. Purtroppo non è stato così.
Pure un grande uomo delle istituzioni come Arnaldo Forlani, scomparso proprio qualche mese fa, soleva dire che la “politica è la costante ricerca del componimento delle posizioni diverse”. Evidentemente a Squillace questa norma non ha trovato casa. Ed allora bisogna adeguarsi alla nuova realtà». Secondo Mesoraca, occorre rimboccarsi le maniche e lavorare affinché il prossimo giugno si possa voltare definitivamente pagina. «È quello – puntualizza – che vuole la maggioranza dei cittadini.
E questa volta, sono certo, gli elettori lo faranno perché sapranno votare e scegliere bene. Io mi auguro, però, che la campagna elettorale, di fatto già aperta, possa svolgersi nella maniera più democratica e rispettosa possibile. Mi auguro che possa essere una battaglia politica sulle idee e sulle proposte. Mi auguro che saranno messi da parte i risentimenti e le offese personali per dare spazio al confronto serio sui programmi e sul futuro della nostra città. Mi auguro che, incontrandoci per le vie, in piazza o in qualsiasi altro posto, metteremo da parte gli eventuali rancori, lasceremo a casa il ghigno e continueremo a sorriderci ed a parlarci, come sempre, da amici. Qui non è in gioco il prestigio di questo candidato o dell’altra. Qui è in gioco la gloria di una città destinata al declino totale, di una città senza prospettive».
E, parafrasando il compianto presidente emerito della Regione Guido Rhodio, più volte sindaco di Squillace, Mesoraca afferma che «siamo giunti a Squillace ad una “svolta storica nella quale ognuno deve portare il proprio contributo perché essa non sia una svolta involutiva, ma sia momento reale di crescita e di avanzamento”. Ecco perché bisogna vincere, vincere bene e, per usare una metafora calcistica, bisogna vincere con una squadra organizzata e forte in ogni ruolo perché il cammino sarà lungo e tortuoso. Ma alla fine la partita si vincerà».
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 23 set 2023