Fortemente preoccupato per la situazione di assoluto degrado in cui versa il litorale di Squillace Lido, esteso oltre tre chilometri, a causa delle ripetute e forti mareggiate che hanno riversato sulla spiaggia centinaia di tonnellate di arbusti e materiale inquinante di vario genere, il consigliere comunale di minoranza di Squillace Pasquale Muccari ha scritto una lettera ai consiglieri regionali, all’assessore regionale all’Ambiente e al commissario della Provincia di Catanzaro per chiedere interventi di risanamento e il relativo finanziamento.
Secondo Muccari, il litorale di Squillace, sul quale confluiscono le acque dei torrenti Alessi e Ghetterello e quelli dei fossi Chiarello ed altri, «proprio per la sua specificità subisce nelle fasi critiche delle ormai ricorrenti situazioni meteoriche estreme, la violenza inaudita delle mareggiate e quella della portata straordinaria dei torrenti i cui alvei ormai da anni non sono monitorati e soprattutto regimentati da quanti sono preposti alle pulizie, ai disboscamenti ordinari ed alle attività di bonifica.
Ciò determina la malefica ed inevitabile “discarica a mare” con le conseguenze che tutti i rifiuti (plastiche, materiali ferrosi, arbusti ed ogni genere di pattume) vanno a depositarsi ed ammassarsi nelle fasi critiche sul litorale e non solo nei pressi della foce dei suddetti torrenti».
Sempre secondo quanto afferma Muccari, «il Comune di Squillace versa in una condizione economica di dissesto in fase di valutazione e certificazione da parte della Corte dei Conti, stimato in un ammontare pari a 2 milioni di euro, per cui si trova nelle condizioni di “oggettiva incapacità” per far fronte, tra le altre incombenze istituzionali, alla bonifica straordinaria di una spiaggia che interessa un bacino di utenza locale ed indotta di decina di migliaia di fruitori nella stagione balneare. L’assegnazione del contributo di 641 euro da parte del Dipartimento regionale delle Politiche Ambientali per l’anno 2013 costituisce un’evidente e mortificante elemosina, se è vero com’è vero che il Comune di Squillace, per l’alluvione del 2009, ha speso una somma pari a 200 mila euro per la bonifica e la pulizia della spiaggia. Il Comune non può sovraccaricare i cittadini e le poche attività imprenditoriali di tasse di scopo o di ulteriori balzelli finalizzati al finanziamento di progetti per il risanamento ambientale del litorale.
E la stagione balneare incombente costituisce per il nostro territorio, come per l’intera Calabria, una delle poche opportunità». Muccari, quindi, ritiene necessario uno sforzo da parte della Regione, della Provincia e di tutte le articolazioni funzionali (Consorzi di Bonifica ed altri) per interventi non procrastinabili, urgenti ed indifferibili, «con un piano di risanamento ambientale delle spiagge e dei litorali, soprattutto per situazioni come quella di Squillace, laddove la specificità del luogo, la natura, l’incuria dell’uomo e delle istituzioni, la mancata manutenzione ordinaria degli alvei dei fiumi sono altrettanti fattori che rischiano di vanificare le attese di cittadini ed operatori per un ambiente, specie quello balneare fortemente compromesso».
Carmela Commodaro