Anche Squillace avrà la sua “casa dell’acqua”. Si tratta di un moderno distributore di acqua filtrata che consente di personalizzare l’acqua pubblica aggiungendo le bollicine e refrigerandola. Va in questo senso la decisione della giunta comunale guidata dal sindaco Pasquale Muccari che, accogliendo la proposta del consigliere Giuseppe Facciolo, del gruppo misto, ha deliberato l’installazione del distributore automatico di acqua alla spina in un punto del territorio al servizio della comunità. «Fra gli obiettivi della nostra amministrazione – affermano sindaco e assessori – c’è la salvaguardia dell’ambiente e la valorizzazione del territorio, considerato che costituiscono elementi indispensabili alla crescita e allo sviluppo del sistema socio-economico».
Nel rispetto delle politiche ambientali ed energetiche, di risparmio delle risorse e riduzione dei rifiuti per migliorare le condizioni di vita dei cittadini, l’amministrazione, dunque, intende avviare l’iniziativa denominata “casa dell’acqua”, che prevede l’installazione del distributore automatico di acqua potabile a km zero, naturale, gassata, opportunamente microfiltrata, trattata e refrigerata, erogabile alla cittadinanza.
«Queste strutture – sottolineano gli amministratori locali – sono moderni impianti di erogazione per la distribuzione di acqua naturale e frizzante tecnologicamente avanzati, in grado di fornire un servizio che rappresenta una sorta di valore aggiunto all’acqua distribuita tramite la rete del pubblico acquedotto.
L’attivazione di tali distributori permetterà una notevole riduzione dell’impatto ambientale, contribuendo alla riduzione della produzione e del trasporto di bottiglie di plastica a centri di trattamento per il riciclaggio, delle operazioni di lavorazione della materia prima secondaria per la realizzazione di prodotti in plastica riciclata. Inoltre, consentono di valorizzare l’acqua di rete e si caratterizzano anche come spazi di aggregazione sociale, strumento di comunicazione tra le amministrazioni locali e i propri cittadini».
Sempre secondo le intenzioni della giunta squillacese, il progetto costituisce un percorso educativo sotto il profilo ecologico, in quanto i cittadini potranno riutilizzare i contenitori dell’acqua, così da ridurre alla fonte gli imballaggi e diminuire i rifiuti plastici riconducibili alle bottiglie, nonché riavvicinare la cittadinanza all’acquedotto quale bene pubblico. La durata sperimentale del servizio è fissata in 5 anni e il corrispettivo per ciascun litro di acqua erogato non dovrà superare il costo di 5 centesimi.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 12 gen 2022)