Si è parlato anche di Squillace e del suo figlio più illustre, Cassiodoro, nel corso della giornata di studi per commemorare la figura di Sandro Leanza, organizzata all’Università degli Studi di Messina. Leanza fu professore ordinario di Letteratura cristiana antica dal 1981 fino alla prematura scomparsa e direttore dell’Istituto di Filologia classica dal 1987 al 1993.
Oltre all’Aicc (associazione italiana cultura classica), alla Biblioteca provinciale dei Padri Cappuccini, alla Deputazione di Storia Patria e all’accademia Peloritana, ha patrocinato l’iniziativa, promossa dalla professoressa M. Antonietta Barbara, anche il Comune di Squillace, rappresentato dal vicesindaco Stefano Carabetta, che è anche docente universitario a Messina.
Il professore Leanza fu uomo di raffinata intelligenza ed elevata umanità: seppe coniugare il rispetto dei valori umani e religiosi e degli impegni familiari, con un’instancabile attività di studioso e di maestro. Fu direttore di collane e riviste e fecondo autore di pubblicazioni dedicate ai Padri, alla tradizione biblica, a città e santi della Calabria, a Cassiodoro ed ai suoi scolari.
E fu tra i fondatori dell’Istituto di studi su Cassiodoro e sul Medioevo in Calabria, che ha sede a Squillace, e della sua ricca biblioteca, che diresse fino alla morte, facendone cuore pulsante di studio e ricerca, di dottrina teologica, di storia e storia religiosa.
All’illustre professore Leanza, studioso del cristianesimo antico, nel ventennale della scomparsa, l’Università di Messina ha dedicato un omaggio con un denso programma di contributi da parte di studiosi illustri, laici e religiosi, messinesi e di altre sedi, che collaborarono con lui e ne coltivarono l’amicizia.
Salvatore Taverniti