In questi giorni di fine dicembre caratterizzati dal bel tempo non sono pochi coloro che apprezzano le bellezze naturalistiche del territorio durante le loro passeggiate. Alcuni tra quelli che frequentano il litorale di Squillace non hanno fatto a meno di notare che la foce del fiume Alessi, che divide i territori di Squillace e Stalettì a livello costiero, rappresenta una tipologia di habitat molto importante. Qui non è difficile osservare particolari specie di uccelli e di fiori.
«Le foci dei fiumi – spiega la naturalista squillacese Danila Scalzo, che è anche volontaria della Lipu (la lega per la protezione degli uccelli) – sono luoghi di transizione, dove l’acqua dolce incontra l’acqua salata e si creano condizioni ambientali particolari che rendono questo habitat particolarmente importante per alcune specie di flora e fauna. Nonostante l’elevata antropizzazione delle sponde, queste sono colonizzate da una vegetazione igrofila, amante dell’acqua, caratterizzata da piante come la tifa, la cannuccia di palude, il giunco, il pioppo nero e l’ontano comune. Per quanto riguarda la fauna bisogna specificare che le zone umide sono tra le più ricche di biodiversità e quindi ospitano grandi numeri di specie: dai pesci agli insetti, dai mammiferi agli uccelli».
Facendo zoom sull’avifauna, importante componente e indicatore dello stato di salute di tutti gli habitat, la Scalzo sostiene che la presenza di acqua dolce vicino all’enorme distesa salata che è il mare rappresenta, durante la migrazione (primavera e autunno circa), un’ottima area di sosta per gli uccelli in viaggio; tra questi le rondini e i balestrucci.
Ma l’importanza naturalistica della foce del fiume Alessi è evidente in ogni periodo dell’anno.
«Infatti – rileva ancora la naturalista – anche durante una passeggiata in queste festività è possibile osservare piccoli passeriformi come l’usignolo di fiume, il luì piccolo, la ballerina bianca, l’airone bianco maggiore, l’airone cenerino e la garzetta, diverse specie di gabbiani, il cormorano, la folaga, la gallinella d’acqua e piccoli uccelli limicoli come il corriere piccolo». Naturalmente, è l’appello lanciato ai visitatori, fondamentale è non danneggiare l’habitat e non arrecare disturbo alla fauna.
Secondo Scalzo, «questi sono habitat importanti e rari visto lo stato di salute dei fiumi e la scarsità di corsi e specchi d’acqua dolce nella nostra regione. Sarebbe auspicabile che questi ambienti venissero apprezzati e conservati al meglio e che ne venisse impedito l’accesso o quantomeno il calpestio e la fruizione da parte di mezzi quali automobili e moto. Infatti, l’area limitrofa alle sponde del fiume Alessi sarebbe adatta alla nidificazione di alcune specie di uccelli come il corriere piccolo e il fratino che depongono le loro uova a terra sulla sabbia».
«Le foci dei fiumi – spiega la naturalista squillacese Danila Scalzo, che è anche volontaria della Lipu (la lega per la protezione degli uccelli) – sono luoghi di transizione, dove l’acqua dolce incontra l’acqua salata e si creano condizioni ambientali particolari che rendono questo habitat particolarmente importante per alcune specie di flora e fauna. Nonostante l’elevata antropizzazione delle sponde, queste sono colonizzate da una vegetazione igrofila, amante dell’acqua, caratterizzata da piante come la tifa, la cannuccia di palude, il giunco, il pioppo nero e l’ontano comune. Per quanto riguarda la fauna bisogna specificare che le zone umide sono tra le più ricche di biodiversità e quindi ospitano grandi numeri di specie: dai pesci agli insetti, dai mammiferi agli uccelli».
Facendo zoom sull’avifauna, importante componente e indicatore dello stato di salute di tutti gli habitat, la Scalzo sostiene che la presenza di acqua dolce vicino all’enorme distesa salata che è il mare rappresenta, durante la migrazione (primavera e autunno circa), un’ottima area di sosta per gli uccelli in viaggio; tra questi le rondini e i balestrucci.
Ma l’importanza naturalistica della foce del fiume Alessi è evidente in ogni periodo dell’anno.
«Infatti – rileva ancora la naturalista – anche durante una passeggiata in queste festività è possibile osservare piccoli passeriformi come l’usignolo di fiume, il luì piccolo, la ballerina bianca, l’airone bianco maggiore, l’airone cenerino e la garzetta, diverse specie di gabbiani, il cormorano, la folaga, la gallinella d’acqua e piccoli uccelli limicoli come il corriere piccolo». Naturalmente, è l’appello lanciato ai visitatori, fondamentale è non danneggiare l’habitat e non arrecare disturbo alla fauna.
Secondo Scalzo, «questi sono habitat importanti e rari visto lo stato di salute dei fiumi e la scarsità di corsi e specchi d’acqua dolce nella nostra regione. Sarebbe auspicabile che questi ambienti venissero apprezzati e conservati al meglio e che ne venisse impedito l’accesso o quantomeno il calpestio e la fruizione da parte di mezzi quali automobili e moto. Infatti, l’area limitrofa alle sponde del fiume Alessi sarebbe adatta alla nidificazione di alcune specie di uccelli come il corriere piccolo e il fratino che depongono le loro uova a terra sulla sabbia».
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 29 dic 2023