Ruggero Mauro rimane al suo posto. Il capogruppo di “Aria Nuova” continuerà a svolgere il suo ruolo tra gli scranni dell’opposizione nel consiglio comunale di Squillace. La richiesta di verifica della situazione di eventuale incompatibilità di consiglieri e assessori era stata avanzata da un cittadino squillacese.
Di conseguenza il consiglio comunale aveva contestato al consigliere Mauro la causa di incompatibilità, invitandolo a produrre osservazioni e a rimuovere l’ostacolo. Mauro, dunque, ha saldato i suoi debiti con il comune e ieri (sabato) il consiglio ne ha preso atto, decidendo per il venir meno delle cause di incompatibilità.
Il consigliere, nel suo lungo intervento, ha detto di aver sempre pensato di dover pagare. «Ma evidentemente – ha aggiunto – la morosità incolpevole, che è oggetto di attenzione in tutti i paesi civili, a Squillace è oggi strumento di attacco demolitorio, personale e politico nei confronti di chi si oppone alle ingiustizie e alle illegalità. Ricordo che a Squillace ci sono circa tre milioni di euro di tributi non pagati, anche da parte di chi non è moroso incolpevole».
Mauro ha definito una “vigliaccata” l’azione perpetrata nei suoi confronti, aggiungendo di essersi attivato, tramite un legale, per promuovere tutte le azioni necessarie a tutelare la sua immagine. «Sono qui per comunicare – ha poi detto – che è mia intenzione continuare la mia azione politica, fino ad oggi improntata sul linguaggio politico e mai sfociata sul dileggio e sul discredito personale».
Nel dibattito sono intervenuti anche il presidente del consiglio Paolo Mercurio e i consiglieri Sandro Aloise, Enzo Lioi e Franco Scicchitano. Il sindaco Pasquale Muccari, traendo le conclusioni, ha fatto presente che «nel momento in cui un cittadino chiede che venga accertata la causa di incompatibilità di un amministratore o di un consigliere, il consiglio agisce come atto dovuto». «Come amministratori – ha aggiunto il primo cittadino – siamo rispettosi con coloro che non riescono a pagare subito i tributi, venendo loro incontro con le rateizzazioni, mentre adottiamo “tolleranza zero” nei confronti dei grandi contribuenti che, non pagando quanto dovuto, hanno affossato il Comune».
Salvatore Taverniti