“Il poeta opera un recupero di memoria di un mondo ormai spirato, ma intensamente vissuto: lo spaccato di un reale che ha scalfito sogni e speranze. La lirica enfatizza il contrasto tra il reale e il sognato con opzione a favore dei sogni, per Rocco Pedatella indispensabili alimenti di vita, anche se non sempre realizzati… sogni che nutrono ancora i giorni dell’età matura, facendogli ricordare, con dolcezza, la bellezza e l’incanto della giovinezza perduta”.
E’ la motivazione con la quale la giuria della quinta edizione del Premio di Poesia “Alda Merini”, realizzato dall’Accademia dei Bronzi, con il partenariato della Camera di Commercio di Catanzaro, ha assegnato il 2° premio al poeta Rocco Pedatella, originario di Squillace, ma residente a Trezzano Sul Naviglio. Autore di due volumi di racconti, pubblicati dalle Edizioni Ursini, dei quali uno ambientato anche a Squillace, Pedatella anche quest’anno ha scelto il litorale jonico per trascorrere le sue ferie, una scelta che egli stesso definisce “di vita”. Ricordiamo che il primo premio Merini è stato assegnato ad Alfonsina Campisano Cancemi di Caltagirone, mentre ai posti d’onore sono stati altresì classificati i poeti Franca Cavallo, Antonio De Rosa e Selene Pascasi.
Le medaglie istituzionali (inviate a Vincenzo Ursini, presidente dell’Accademia dei Bronzi, dal presidente del Senato e dal Presidente della Camera dei Deputati) sono state invece assegnate a padre Giuseppe Sinopoli e a Michele Affidato, mentre ad Annarosa Macrì e a don Giacomo Panizza sono andate le targhe speciali del premio, riservate al giornalismo e alla solidarietà. Altri premi sono stati consegnati a numerosi poeti arrivati in Calabria da tutte le regioni d’Italia. Alla premiazione ha portato il saluto il viceprefetto di Catanzaro Salvatore Fortuna, in rappresentanza del prefetto Luisa Latella.
Carmela Commodaro