La vita non è un gioco e gli attori non possono soltanto giocare a carte in attesa che sia il jolly a risolvere ogni problema, connesso o meno all’evoluzione della specie e al rinnovarsi dell’umanità.
Questo, più o meno, s’intuisce leggendo “Il giorno della conflagrazione”, secondo romanzo di Rocco Pedatella, pubblicato dalle Edizioni Ursini di Catanzaro.
La presentazione, a cura della Pro Loco di Squillace, si terrà domenica 18 agosto, alle ore 18, in piazza castello, alla presenza dell’autore.
Coordinerà l’incontro il professor G. Battista Scalise, membro del Consiglio direttivo dell’Accademia dei Bronzi e critico letterario delle Edizioni Ursini.
“Dalla narrazione – dice Scalise – emergono e si sviluppano tre episodi a prima vista tra di loro non collegati, ma che alla fine risultano interdipendenti e inscindibili in quanto il loro collante è l’amore, il rinnovare la vita con la forza di un amore che genera amore, futuro, continuazione della specie. Come a dire che da ogni intrigo si può uscire guardando in faccia la realtà e dando all’occorrenza (e questo accade assai spesso) scaccomatto al buio che cercava di offuscare la mente e mettere a soqquadro quell’armonia universale che è stata donata ad ognuno di noi, almeno in parte, e che tonifica lo scorrere degli anni, dei millenni, della storia dell’essere umano”.
Fermo restando che il protagonista in assoluto è indiscutibilmente l’Amore, troviamo nella prima parte del romanzo le figure di Fabio e Simona a dare profondità e consistenza ad una vicenda che si sviluppa nella Milano degli anni di piombo con le manifestazioni dei vari gruppi che contestano la società politica ed economica di allora e che inneggiano alla libertà nel nome di Che Guevara. Grazie all’amore tra i due giovani, Fabio alla fine evita di essere coinvolto in azioni di guerriglia e l’ovulo di Simona viene fecondato dando vita ad altra vita.
Nella vicenda sono Last e Alina a risolvere l’enigma della vita futura dell’umanità evitando alle sofisticatissime tecnologie ultramoderne (computer, rete e via dicendo) di conoscere realmente Dio e di raggiungere con ciò la parola fine, ossia il giorno della conflagrazione. I due consumano così un amore a distanza che consente loro di proiettare con gioia se stessi nei millenni successivi, attraverso il figlio Primo che, a sua volta, dopo migliaia di millenni, congiungendosi alla Luce Bianca e alla Luce Nera rinnova quella vita universale che ha preso il via quando il Big Bang aveva generato l’origine stessa dell’universo.
“Senza dubbio, – scrive il giornalista Fulvio Castellani – Rocco Pedatella, grazie anche ad un linguaggio elegante ed attuale, ricco di sfaccettature tecnologiche e di incursioni storiche, è riuscito a mettere assieme un romanzo che si legge d’un fiato e che costringe, comunque, a pensare ed a filosofeggiare sui perché della vita, dell’amore e soprattutto di quella società di cui, volenti o nolenti, facciamo tutti parte.
Rocco Pedatella, nasce nel 1953 da genitori calabresi. Si diploma in Energia Nucleare e diventa Manager di una Multinazionale. Fin da giovane coltiva l’hobby di scrivere, quasi come valvola di sfogo allo stress del lavoro ed alla quotidianità.
Appassionato del genere thriller, ambienta le sue opere in Calabria mescolando sapientemente mistero e suspance alle magiche atmosfere di questa meravigliosa regione. Con la casa editrice Ursini, nel 2010, ha pubblicato il volume “Brividi a Sud”, mentre con il romanzo inedito Puzzle ha vinto il secondo premio “Omaggio a Magno Aurelio Cassiodoro”. Il presente volume, da inedito, è stato invece premiato alla IV edizione del premio del Premio “Vivarium”.