Sono tornati in azione gli ignoti sterminatori di animali a Squillace. Nei giorni scorsi, si è registrata la morte di altri cani e gatti probabilmente a causa di bocconi avvelenati sparsi soprattutto in prossimità dei cassonetti dell’immondizia.
Testimoni, giovani del luogo amanti degli animali, parlano di almeno tre cani e tre gatti rinvenuti morti. Sui social network girano anche le foto degli animali senza vita, unitamente alle riflessioni della gente che grida “basta” allo sterminio dei poveri amici a quattro zampe.
Il fenomeno, intanto, è stato segnalato ad “Anima Randagia”, un’associazione che nasce per tutelare gli animali e promuovere campagne di sensibilizzazione. Il sodalizio animalista si dice preoccupato per i casi di avvelenamento registrati.
«Alcune creature – si legge in un comunicato – stanno lottando duramente per sopravvivere, altre purtroppo non ce l’hanno fatta. Oltre a prestare attenzione, invitiamo tutti a prestare soccorso in caso di avvistamento di animale in pericolo di vita.
E chiunque volesse raccontarci qualcosa lo faccia, manterremo l’anonimato. Aiutateci a reperire prove e materiale per permetterci di agire di conseguenza.
L’associazione starà accanto a chiunque denuncerà il fatto alle autorità competenti. Sarebbe utile, a tal riguardo, se si riuscisse a formare una sorta di comitato formato da un gruppo numeroso di persone, ma è ancora di più necessario disporre di foto dei cani e dei gatti avvelenati, dividendoli in animali di proprietà e randagi, con le date e l’indicazione della via in cui sono avvenuti gli avvelenamenti».
“Anima Randagia” si rivolge anche alle autorità competenti, affinché si adoperino per un’immediata bonifica delle zone interessate dai bocconi tossici al fine di scongiurare ulteriori episodi di avvelenamento.
Salvatore Taverniti