Ancora sacchi di spazzatura giacenti sulla strada che dal lungomare di Squillace conduce a Copanello Lido, nei pressi del cavalcavia ferroviario e del fiume Alessi. In quella che viene segnalata come discarica a cielo aperto, venerdì scorso si sono recati alcuni attivisti del “Meet Up Squillace 5 Stelle” che hanno chiesto l’immediato intervento del sindaco e della polizia locale.
Alla vista dell’enorme quantità di rifiuti abbandonati, in una zona in cui specie in questo periodo circolano turisti e villeggianti e che si trova ad un tiro di schioppo da un’importante struttura ricettiva, il primo cittadino Pasquale Muccari, accompagnato da alcuni agenti della polizia municipale e coadiuvato dagli stessi attivisti del “Meet Up”, ha voluto rovistare in ciascun sacchetto per poter risalire ai responsabili del gesto. E il lavoro non è stato infruttuoso. Infatti, molti di quei rifiuti appartenevano ad alcuni professionisti e persino ad un patronato e ad un istituto scolastico, a cui saranno chiesti chiarimenti per l’identificazione dei responsabili. Individuati, sempre attraverso l’esame dei rifiuti, anche una decina di soggetti, che saranno sanzionati ai sensi del codice dell’ambiente e delle ordinanze sindacali.
Alla lista si aggiunge un signore, che è stato colto con le mani nel sacco, proprio durante il sopralluogo: davanti al sindaco e alla polizia locale ha promesso di condividere una giornata da attivista a favore della collettività. Nella notte tra venerdì e sabato, intanto, qualcuno ha dato fuoco alla catasta di spazzatura. Ieri mattina (sabato), nell’area del cavalcavia c’era solo cenere e qualche residuo di rifiuti ingombranti.
«Vorrei ricordare – afferma il sindaco – che la nostra azione di controllo proseguirà su tutto il territorio e che, una volta individuati, ai responsabili sarà elevata una multa fino a 600 euro». «Il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti con il sistema del “porta a porta” – aggiunge Muccari – sta andando bene; stiamo raggiungendo delle ottime percentuali, ma tutto rischia di essere vanificato da questi inconvenienti». E se qualcuno ha pensato di risolvere la questione dando fuoco ai rifiuti del cavalcavia, deve sapere che gli attivisti del “Meet Up” e la polizia locale hanno in mano un reportage fotografico inoppugnabile.
Rifiuti abbandonati sotto il cavalcavia per Copanello
Salvatore Taverniti