Continua ad essere tortuoso l’iter della nuova gara per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti a Squillace. Ai primi di marzo la commissione giudicatrice dell’appalto aveva terminato il suo lavoro, dopo la verifica delle istanze delle aziende che, attraverso la centrale di committenza di Napoli, avevano partecipato al bando. La commissione, presieduta dall’ingegnere Salvatore Lupica e composta anche dal geometra Ubaldo Valentino e dall’architetto Orlando Pittelli, aveva dichiarato che la migliore offerta nella graduatoria finale risultava essere quella della ditta “Si.Eco.” (Sistemi integrati per l’ecologia), con sede a Triggiano (Bari), cioè la stessa azienda che sta operando sul territorio di Squillace da oltre tre anni.
Una delle aziende partecipanti alla gara, la “S.E.A. srl” (Servizi ecoambientali), con sede a Rocca di Neto (Crotone), però, dopo essere stata esclusa in quanto l’offerta economica recava “un seriale marca non corrispondente”, ha proposto ricorso al Tar della Calabria, «per l’annullamento, previa sospensione di efficacia, del verbale di gara, del provvedimento di aggiudicazione definitiva, del bando, del disciplinare e degli allegati tutti, nonché di qualunque atto connesso e consequenziale».
L’importo a base di gara era fissato in poco più di un milione e 800 mila euro per quattro anni. Il bando, in particolare, riguarda la fornitura del servizio gestione servizi di igiene urbana raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e assimilati con il sistema “porta a porta”.
Il progetto prevede una serie di servizi operativi e gestionali, tra cui la raccolta differenziata dei rifiuti urbani con il sistema “porta a porta” ed il relativo trasporto; lo spazzamento e pulizia delle strade; la pulizia dell’arenile nel periodo estivo; il diserbo e lo sfalcio, il concorso in attività di eventi eccezionali.
Da quando, nell’agosto 2015, la ditta che aveva vinto l’appalto per la nettezza urbana ha abbandonato il campo, l’ex sindaco di Squillace aveva posto rimedio alla situazione affidando il servizio, a mezzo di ordinanza alla ditta “Si.Eco.”, di volta in volta prorogata e reiterata.
Salvatore Taverniti