«L’opposizione non mette in conto il problema delle tariffe triplicate negli ultimi decenni per il conferimento dei rifiuti in discarica». Arriva a stretto giro di posta la replica del sindaco di Squillace Pasquale Muccari ai consiglieri di opposizione che alla notizia del prima di Squillace fra i comuni “ricicloni” lamentavano il fatto che finora non vi è stato alcun beneficio economico per i cittadini.
«E’ inconfutabile – afferma il sindaco – il risultato ottenuto dal nostro comune sul riciclo dei rifiuti, risultato ottenuto anche al comportamento virtuoso dei cittadini onesti. Ed è chiaro che anche il lavoro degli operatori e dei dipendenti capaci ha contribuito a questo risultato.
È importante sottolineare che questo risultato parte da lontano: è stata fatta una scelta coraggiosa il 15 agosto del 2015 quando questa amministrazione ha affrontato problemi seri sulla raccolta dei rifiuti; la scelta di conferire inizialmente ad un contraente che si è rivelato serio nel suo lavoro e ad una gara d’appalto successiva con un progetto realizzato dall’assessore del tempo Gregorio Talotta, che non finirò mai di ringraziare. Il 2019 è risultato migliorativo rispetto all’anno 2017, quando avevamo ottenuto il 70% di riciclo».
I consiglieri comunali di opposizione hanno, tra l’altro, posto il problema delle tariffe alte, ma, secondo Muccari, «essi non mettono in conto il problema delle tariffe triplicate negli ultimi decenni per il conferimento in discarica. Inoltre, abbiamo dovuto garantire, con un piano finanziario per il periodo Covid, l’esenzione di alcune tariffe alle categorie degli artigiani. Ecco perché l’aumento di 30 euro per famiglia».
Il sindaco, quindi, chiede ai consiglieri di minoranza di analizzare e confrontare il piano finanziario squillacese con quelli di altri comuni che hanno la stessa estensione di territorio. «Sicuramente – puntualizza – i nostri costi di gestione finanziarie risulteranno migliori. Nonostante la criticità sulla riscossione dei tributi il nostro comune ha la capacità di riscuotere il 60% dei tributi.
Per il futuro stiamo lavorando ad un progetto-convenzione per lo smaltimento degli ingombranti che attualmente incidono per 260-300 euro a tonnellata, e particolare attenzione avranno i rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche che auspichiamo saranno a costo zero».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 18 feb 2021)