Anche gli alunni dell’istituto comprensivo di Squillace hanno contribuito alla raccolta fondi Telethon da destinare al finanziamento della ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare.
L’iniziativa è partita dai promotori del progetto “Telethon nelle scuole” intitolato ad Andrea Gagliardi, il bambino spentosi prematuramente nel 1991, proprio a causa di una malattia genetica, la “Sma”, atrofia muscolare spinale. Ad Andrea, nel 2020, è stata intitolata la scuola del plesso “Stadio” di Catanzaro, di cui era stato alunno, che fa parte del comprensivo “Patari Rodari”.
Naturale è stato, quindi, nel tempo e in maniera sempre più crescente il coinvolgimento dell’intero “Patari Rodari” nelle iniziative Telethon. Oltre a tale istituto catanzarese, quest’anno hanno partecipato al progetto il comprensivo “Tommaso Campanella” di Catanzaro e, appunto, quello di Squillace. Secondo quanto rendono noto i genitori di Andrea, Maurizio e Cinzia, l’intervento viene portato ogni anno nelle scuole della provincia di Catanzaro per raccogliere fondi per la ricerca Telethon, attraverso diverse iniziative, tra cui i mercatini di dolci, oggetti e manufatti preparati dagli stessi alunni, dai loro familiari e dagli insegnanti.
Una vera e propria gara di solidarietà che quest’anno ha dato buoni frutti. Nelle scuole di Squillace, grazie alla referente del progetto Graziella Riey, sono stati raccolti 1300 euro.
Nella primaria di Squillace Lido, referente Daniela Rizzo, 850 euro; 1420 nelle scuole di Vallefiorita, referente Concetta Pellegrini; 1325 nella scuola primaria di Amaroni, referente M. Paola Riccio; e 1025 euro nella primaria di Stalettì, referente Rosalba Viscomi. La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo squillacese Grazia Parentela ha aderito con grande entusiasmo, sensibilizzata da un breve racconto sulla storia di Andrea e sul progetto stesso. «Ringraziamo tutti – affermano i promotori Maurizio e Cinzia – anche gli orafi Caccavari, Megna e Riverso per il loro sostegno solidale; e principalmente gli alunni e i loro genitori per la generosità e l’attenzione ai temi della ricerca contro le malattie di origine genetica».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud)