«Con la nascita di Gesù è cominciata la liberazione di tutta l’umanità. Lo ha affermato l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace mons. Vincenzo Bertolone, nell’omelia, durante la santa messa della notte di Natale, concelebrata nella basilica cattedrale di Squillace.
«La fede in Cristo – ha detto il presule – si fa speranza nella storia, dove uomini e istituzioni hanno nelle loro mani la leva per la trasformazione sociale per restringere una buona volta la forbice tra ricchi e poveri e far gustare il sapore della fratellanza, della solidarietà, della giustizia».
Mons. Bertolone ha ricordato anche i terremotati e gli immigrati e le persone sole.
Nel giorno di Natale, invece, la concelebrazione eucaristica, nella cattedrale di Squillace, è stata presieduta dall’arcivescovo emerito mons. Antonio Cantisani.
Un grande successo ha riscosso, inoltre, il presepe vivente, organizzato dai giovani della pastorale giovanile con la Pro loco, all’interno dei ruderi del monastero di Santa Chiara, in una scenografia naturale molto suggestiva. Un vero tuffo nel passato tra botteghe artigiane che riproponevano antichi mestieri, la sezione contadina e pastorale, la ricostruzione della corte di Erode, il tempio sacro e i centurioni, la grotta della Natività.
Salvatore Taverniti