Nell’ambito della rassegna letteraria e teatrale “Alla corte dei Borgia”, è stato presentato nel castello di Squillace il libro di Luigi De Magistris “Fuori dal sistema”, la cui prefazione è stata scritta dal giudice antimafia Nino Di Matteo e la postfazione da Pablo Iglesias, tra i fondatori di Podemos in Spagna. Un libro autobiografico che ripercorre la vita di De Magistris politico e magistrato.
Con l’autore hanno discusso i giornalisti Carmela Commodaro, Massimiliano Lepera e Domenico Marcella; brani del libro sono stati letti da Maria Macrì e Francesca Carello, mentre il cantautore Tony Schito ha proposto alcuni intermezzi musicali. Rispondendo alle domande degli interlocutori, De Magistris ha raccontato la sua storia di giovane magistrato a Catanzaro con indagini che hanno coinvolto la politica e l’imprenditoria, fino alla sottrazione delle inchieste, lo spostamento a Napoli per incompatibilità ambientale e, quindi, le dimissioni dall’ordine giudiziario e l’entrata in politica. In breve ha parlato della giustizia come sua prima passione, raccontando i primi anni in Calabria, le indagini sul potere e la reazione del sistema (Poseidone, Why Not, Toghe lucane), il suo trasferimento a Napoli, la politica, l’attività di amministratore controcorrente e fuori dal sistema.
«È molto difficile – ha puntualizzato – ma è molto bello non farsi comprare». In tutto il suo percorso da magistrato politico è stato guidato da una sola stella polare: la Costituzione. De Magistris ha detto di aver voluto proseguire in direzione ostinata e contraria, dimostrando che si può stare nelle istituzioni ma fuori dal sistema. «L’elezione a sindaco di Napoli – ha aggiunto – è avvenuta contro tutto e tutti.
Ma è stata una rivoluzione che ha trasformato Napoli nella città dell’acqua pubblica, dei beni comuni, del riscatto culturale e turistico, sconfiggendo l’emergenza rifiuti, le infiltrazioni della camorra e l’ostilità dei partiti, dei governi e della Regione». Con un appello finale ai non allineati al sistema, perché si uniscano in favore dell’ambiente, della dignità del lavoro, della pace, della lotta alle mafie, della sanità e della scuola pubblica.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 13 agosto 2023