“L’uomo, il segno, il sogno” è il titolo del libro scritto da Daniele Cristofaro e dedicato all’artista Paolo Pancari Doria, scomparso lo scorso anno. Fresco di stampa, per Academ edizioni, restituisce a pieno arte, ricerca, umanità, bellezza e poesia dell’opera di Pancari Doria, filtrate attraverso la sua evidente e ben coltivata inclinazione alla ricerca, alla sperimentazione e alla riflessione.
Sono le tappe della vita artistica del pittore nato a Catanzaro nel 1950, scomparso nel 2022, docente della prima cattedra di Decorazione all’Accademia di Belle Arti. Cristofaro, legato all’artista da profonda amicizia, ne racconta vita e opera presentando nel volume una serie di lavori che tracciano le linee guida della sua prolifica ed eterogenea produzione.L’incontro è stato coordinato dalla giornalista Carmela Commodaro che ha anche letto l’intervento di Marcello Furriolo, autore della corposa prefazione, impossibilitato a presenziare, ed ha moderato gli interventi del giornalista e scrittore Roberto Messina, dell’archeologa Chiara Raimondo e dello stesso Cristofaro, impegnati a ripercorrere la genesi di questo interessante volume che presenta una pregiata veste editoriale.
Le opere riprodotte nel volume, per scelta concordata con la famiglia dell’artista, fanno parte in linea di massima di collezioni private e rappresentano un’esigua quantità rispetto alle migliaia sparse in tutto il mondo, appartenenti a strutture pubbliche e a molti collezionisti.
Ad allietare la serata, le esibizioni del trio Giovanni Spadaro, Tony Samà e Salvatore Vitaliano; poi alcune riflessioni scritte da Pancari e affidate alla voce di Massimo Perlongo; le illuminanti letture di Messina e della Raimondi sulle peculiarità stilistiche, poetiche ed estetiche del protagonista; e i tanti interventi dal pubblico.
Paolo Pancari, concentrato nel suo lavoro tra Catanzaro e Squillace, è rimasto strettamente legato a questo territorio con sviscerato amore e non è mai venuta meno per lui la speranza che la sua Calabria potesse trovare il momento del riscatto.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 1 settembre 2023