È stato presentato dai Comuni di Squillace e Stalettì il progetto “Il bello delle origini, alla ricerca di memorie e di legami” per ampliare l’offerta dei servizi di accoglienza e promozione turistica.
L’intervento rientra nel programma del Ministero degli Affari esteri relativo al turismo delle radici, finalizzato a coinvolgere gli italiani all’estero e gli italo-discendenti non solo nella scoperta dei luoghi da cui provenivano gli antenati, ma anche nella conoscenza di quegli elementi di cui si compone il patrimonio culturale del territorio regionale e nazionale. Il progetto dei due Comuni, già impegnati nella condivisione di progettualità, è stato realizzato con la collaborazione dello Sportello Europa del Comune di Squillace.
Attraverso tale intervento si prevede di attivare dei veri e propri “laboratori delle radici” con cui promuovere la conoscenza delle tradizioni, della cultura, della storia e del dialetto delle comunità locali, promuovere percorsi culturali, ambientali ed enogastronomici.
Anche con la diretta partecipazione delle associazioni locali impegnate nel settore della promozione turistica sono previste attività di raccolta di foto d’epoca e di storie di vita degli squillacesi emigrati all’estero.
6Saranno, inoltre, censite e coinvolte le attività aziendali interessate ad offrire ai giovani residenti all’estero, durante i periodi di vacanza nelle comunità di Squillace e Stalettì, la possibilità di effettuare un’esperienza lavorativa. È prevista l’attivazione di uno spazio interattivo, sia fisico che digitale, all’interno del quale svolgere le attività necessarie ai lavori e alle riunioni operative.
Il sito web dedicato avrà, in stretta collaborazione con l’ufficio tecnico comunale, una sezione dedicata alla possibilità di investimento strategico o immobiliare sul territorio da parte dei viaggiatori delle radici, mediante un censimento di edifici e abitazioni che risultano abbandonati o non utilizzati. Una particolare attenzione sarà dedicata alla realizzazione di ricerche genealogiche negli archivi comunali, sotto l’aspetto storico, sociologico e antropologico.
Altra azione prevista è una stretta collaborazione con le associazioni di squillacesi all’estero. Tra queste è stata già sottoscritta l’adesione dell’associazione culturale italiana della “Broye”, con sede in Svizzera, il cui presidente è lo squillacese Pino Vallone, da anni impegnato nella promozione della cultura e dell’identità di Squillace all’estero.
L’intervento rientra nel programma del Ministero degli Affari esteri relativo al turismo delle radici, finalizzato a coinvolgere gli italiani all’estero e gli italo-discendenti non solo nella scoperta dei luoghi da cui provenivano gli antenati, ma anche nella conoscenza di quegli elementi di cui si compone il patrimonio culturale del territorio regionale e nazionale. Il progetto dei due Comuni, già impegnati nella condivisione di progettualità, è stato realizzato con la collaborazione dello Sportello Europa del Comune di Squillace.
Attraverso tale intervento si prevede di attivare dei veri e propri “laboratori delle radici” con cui promuovere la conoscenza delle tradizioni, della cultura, della storia e del dialetto delle comunità locali, promuovere percorsi culturali, ambientali ed enogastronomici.
Anche con la diretta partecipazione delle associazioni locali impegnate nel settore della promozione turistica sono previste attività di raccolta di foto d’epoca e di storie di vita degli squillacesi emigrati all’estero.
6Saranno, inoltre, censite e coinvolte le attività aziendali interessate ad offrire ai giovani residenti all’estero, durante i periodi di vacanza nelle comunità di Squillace e Stalettì, la possibilità di effettuare un’esperienza lavorativa. È prevista l’attivazione di uno spazio interattivo, sia fisico che digitale, all’interno del quale svolgere le attività necessarie ai lavori e alle riunioni operative.
Il sito web dedicato avrà, in stretta collaborazione con l’ufficio tecnico comunale, una sezione dedicata alla possibilità di investimento strategico o immobiliare sul territorio da parte dei viaggiatori delle radici, mediante un censimento di edifici e abitazioni che risultano abbandonati o non utilizzati. Una particolare attenzione sarà dedicata alla realizzazione di ricerche genealogiche negli archivi comunali, sotto l’aspetto storico, sociologico e antropologico.
Altra azione prevista è una stretta collaborazione con le associazioni di squillacesi all’estero. Tra queste è stata già sottoscritta l’adesione dell’associazione culturale italiana della “Broye”, con sede in Svizzera, il cui presidente è lo squillacese Pino Vallone, da anni impegnato nella promozione della cultura e dell’identità di Squillace all’estero.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 6 feb 2024