Edito da Academ di Trento, è uscito da poco il nuovo libro del poeta Totò Spanò. Si intitola “Senti chi sonnu” e racchiude ben 71 nuove poesie in vernacolo dello scrittore di Squillace, già noto al pubblico dei lettori per i suoi quattro volumi di poesie pubblicati negli anni passati.
Nell’ambito delle riflessioni d’estate “Lo specchio blu”, incontri, racconti ed eventi organizzati da Academ Group, nei giorni scorsi il libro è stato presentato a Montepaone Lido, al Lido Marina Blu. Sull’antologia poetica in lingua calabrese di Spanò hanno discusso con l’autore Mario Iannelli, che ha fatto gli onori di casa, e i giornalisti Roberto Messina e Salvatore Taverniti, mentre l’attore Gianni Pellegrino ha letto diverse poesie del libro davanti ad un pubblico numeroso.
Spanò, 85 anni, è anche autore, regista e attore di divertenti commedie.
Ha curato vari programmi televisivi dedicati al dialetto calabrese e ogni domenica da più di 40 anni conduce su Radio Squillace la trasmissione “U Malacucchiu” rigorosamente in vernacolo. Durante la serata si è parlato della forza del dialetto, mentre Spanò ha raccontato diversi aneddoti ed ha proposto alcuni dei suoi versi, spesso pungenti, ironici e a tratti anche esilaranti, ma mai scontati, perché espressione colta di una riflessione sincera e acuta.
Totò Spanò mantiene, divulga, tramanda il dialetto alle giovani generazioni: con le sue poesie, con il suo programma in radio, ci dice di amare il dialetto e di usarlo nel nostro quotidiano, di insegnarlo ai nostri figli. Il dialetto, dunque, rappresenta la diversità di radici storiche, di culture, di esperienze umane e non deve andare perduta.
Nell’ambito delle riflessioni d’estate “Lo specchio blu”, incontri, racconti ed eventi organizzati da Academ Group, nei giorni scorsi il libro è stato presentato a Montepaone Lido, al Lido Marina Blu. Sull’antologia poetica in lingua calabrese di Spanò hanno discusso con l’autore Mario Iannelli, che ha fatto gli onori di casa, e i giornalisti Roberto Messina e Salvatore Taverniti, mentre l’attore Gianni Pellegrino ha letto diverse poesie del libro davanti ad un pubblico numeroso.
Spanò, 85 anni, è anche autore, regista e attore di divertenti commedie.
Ha curato vari programmi televisivi dedicati al dialetto calabrese e ogni domenica da più di 40 anni conduce su Radio Squillace la trasmissione “U Malacucchiu” rigorosamente in vernacolo. Durante la serata si è parlato della forza del dialetto, mentre Spanò ha raccontato diversi aneddoti ed ha proposto alcuni dei suoi versi, spesso pungenti, ironici e a tratti anche esilaranti, ma mai scontati, perché espressione colta di una riflessione sincera e acuta.
Totò Spanò mantiene, divulga, tramanda il dialetto alle giovani generazioni: con le sue poesie, con il suo programma in radio, ci dice di amare il dialetto e di usarlo nel nostro quotidiano, di insegnarlo ai nostri figli. Il dialetto, dunque, rappresenta la diversità di radici storiche, di culture, di esperienze umane e non deve andare perduta.
Carmela Commodaro