Due scoppi distinti e due grossi mezzi andati distrutti. E’ accaduto il 30 agosto all’interno dell’azienda “Guglielmo Caffè”, a Copanello di Stalettì. Erano circa le 21, quando il direttore commerciale e un altro dipendente, che ancora si trovavano negli uffici, hanno udito gli scoppi provenire dall’area destinata al parcheggio degli automezzi pesanti.
E subito dopo si sono sviluppate le fiamme. Mentre sulle modalità dell’accaduto e sulle cause indagano i carabinieri, si ipotizza che ignoti sarebbero penetrati all’interno dell’area, arrampicandosi sul muretto sottostante e spostando la siepe protettiva per crearsi un varco, e avrebbero lanciato all’interno delle cabine dei due veicoli due bottiglie molotov per innescare gli incendi.
I due tir Iveco, preposti al trasporto delle confezioni di caffè prodotto dalla fabbrica di Copanello, sono andati quasi completamente distrutti, prima che sul posto giungessero tre squadre di vigili del fuoco, avvertiti da automobilisti di passaggio, per spegnere gli ultimi focolai.
Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Soverato, che hanno avviato le indagini. Fortunatamente, nell’area antistante due grandi capannoni di stoccaggio del caffè, vi erano parcheggiati solo i due tir presi di mira, mentre gli altri mezzi aziendali si trovavano in altre zone della fabbrica, che è ubicata nei pressi della statale 106 ionica.
Gli ignoti attentatori sarebbero arrivati a bordo di un veicolo dalla strada che costeggia il muretto di cinta dell’azienda, sovrastato da una siepe, che, nel punto all’altezza del quale erano parcheggiati i due tir, risulta manomessa e spostata.
Il manager della “Guglielmo”, Daniele Rossi, parlando con “Gazzetta del Sud” ha definito l’atto intimidatorio “una cosa brutta che ti fa star male; un caso eclatante e nello stesso tempo inspiegabile”.
Già lo scorso anno la stessa azienda di torrefazione del caffè e il villaggio turistico della stessa proprietà erano stati fatti oggetto di un avvertimento: qualcuno aveva lasciato del liquido infiammabile e alcuni proiettili davanti alle due strutture. Intorno alle 22.30, si sono recati sul posto il presidente e il vicepresidente di Confindustria della provincia di Catanzaro, Giuseppe Speziali e Aldo Ferrara, per portare la solidarietà ai proprietari della “Guglielmo”.
«Siamo molto preoccupati – ha dichiarato Speziali a “Gazzetta” – anche perché è stata colpita un’azienda simbolo dell’industria catanzarese.
Un atto intimidatorio di questa portata deve fare riflettere. Ciò dimostra ancora una volta che è proprio difficile fare impresa qui. Occorre fare fronte comune contro la criminalità».
Salvatore Taverniti