Il Comune di Squillace ha avviato la procedura di retrocessione dall’intesa con Stalettì inerente la redazione del piano strutturale associato e del regolamento edilizio e urbanistico. Il protocollo di intesa tra i due enti venne stilato nel 2008, una decisione conseguente al fatto che i rispettivi territori sono omogenei e con interessi simili.
Il piano strutturale associato avrebbe dovuto fornire le indicazioni strategiche per il governo del territorio, integrando gli indirizzi di sviluppo espressi dalla società locale con le indicazioni normative provenienti dalla Provincia, dalla Regione e dal governo centrale.
Ma ora sembra che tutto sia svanito nel nulla. Non senza una coda polemica da parte degli amministratori di Squillace, i quali nella delibera di giunta del 20 novembre scorso hanno messo nero su bianco sulla situazione della mancata redazione del piano strutturale associato.
Il documento aveva ottenuto un finanziamento di oltre 27mila euro dalla Regione insieme ad oltre 48mila euro destinati dal Comune di Squillace. Una somma, dunque, di oltre 75 mila euro con cui l’ente capofila, individuato nel Comune di Stalettì, ha potuto presiedere alle varie attività previste dalla legge urbanistica.
«Il capofila – sostengono sindaco e assessori squillacesi – ha operato esclusivamente con questi fondi, mentre secondo criteri di reciprocità, per l’intero iter di redazione del piano, dagli atti non traspaiono impegni di bilancio del Comune di Stalettì a copertura della propria quota parte». Sempre secondo quanto sostenuto, i due comuni erano stati convocati nel novembre 2017 dal dipartimento “Urbanistica” della Regione sullo stato di attuazione della redazione del piano, ma in seguito a tale riunione, «il Comune di Stalettì non ha predisposto alcun atto in relazione alla propria attività di presidenza dell’associazione.
Di recente, lo stesso comune, senza alcuna forma di coordinamento, ha proposto di retrocedere dal protocollo d’intesa, nonostante le chiare e concrete intenzioni del Comune di Squillace di dare atto all’associazione intercomunale secondo principi di buon andamento e di imparzialità dell’amministrazione, di regolarità e continuità amministrativa e dei pubblici servizi al mutare degli assetti politici, oltre che di leale collaborazione». Con la decisione attuale di retrocedere dall’intesa, il Comune di Squillace intende «sgravarsi da ogni forma di inerzia, consentendo di accelerare i tempi di redazione del piano strutturale e dando risposte alle aspettative dei cittadini squillacesi».
C’è da sottolineare tuttavia che la retrocessione ha rilevanza non trascurabile dal punto di vista economico, considerate le risorse finanziate non solo dalla Regione, ma soprattutto dal Comune di Squillace, le quali, secondo la giunta comunale, dovranno essere necessariamente recuperate al fine di procedere in autonomia alla redazione di un piano strutturale comunale.
Salvatore Taverniti