Dopo la seduta del consiglio comunale di Squillace di martedì scorso, i capigruppo di minoranza di “Riviviamo Squillace”, Franco Scicchitano, e di “Aria Nuova”, Ruggero Mauro, pongono alcune considerazioni e perplessità. La prima si riferisce al fatto che «l’amministrazione del sindaco Pasquale Muccari si regge ormai su un solo voto», dopo l’abbandono dei consiglieri Enzo Lioi e di Domenico Passafaro, transitati all’opposizione come indipendenti.
«Su un’importante pratica sullo sviluppo del nostro territorio – osservano – il sindaco ha posto la libertà di voto per i componenti la maggioranza.
A riprova di ciò, al momento della votazione, si è registrato l’allontanamento dall’aula di un componente della maggioranza, per cui, non avendo i numeri per l’approvazione, il sindaco ha ritirato la stessa per evitare una possibile bocciatura».
Secondo Scicchitano e Mauro, «questa precarietà trasforma la gestione amministrativa in un “tirare a campare”, che è l’ultima cosa che serve in un momento così delicato. Meglio sarebbe prendere atto dello sfaldamento della maggioranza e dimettersi prima che l’attività amministrativa si paralizzi completamente».
«Il sindaco – proseguono – è sempre più solo, tant’è che concentra nelle sue mani, oltre che la delega al bilancio, quella ai lavori pubblici e all’urbanistica: ciò ha già sollevato la perplessità degli organi di controllo preposti».
Un altro punto su cui i due consiglieri dell’opposizione si dicono perplessi è quello relativo al trasferimento, al commissario che gestisce il dissesto, dei residui attivi e passivi al 31 dicembre 2013. «Se a quella data – affermano – esisteva un attivo di oltre 300 mila, come certificato dalla giunta comunale, vuol dire che o i dati sono veri e allora non era necessaria la dichiarazione di dissesto oppure i dati sono falsi e, dunque, non si capisce perché ne è stata accertata la veridicità.
E se non sono veri, perché il commissario li ha inseriti nella massa e attiva del dissesto?». Su questi e su altri punti, Scicchitano e Mauro anticipano che sarà ferma la posizione dei rispettivi gruppi, coinvolgendo anche gli altri consiglieri indipendenti di opposizione, «per una battaglia a favore del buon governo e per tornare al più presto alle urne al fine di dare agli squillacesi un’amministrazione stabile ed efficiente».
Salvatore Taverniti