«Rispetto alla questione recentemente sollevata in merito alla tassazione per il servizio rifiuti solido urbani, espletato nel corso del 2014, ho il dovere di intervenire al fine di evitare che notizie false, non vere e pretestuosamente tendenziose possano ingenerare disorientamento nell’opinione pubblica».
Il sindaco di Squillace Pasquale Muccari interviene dopo le dichiarazioni del consigliere di opposizione Domenico Passafaro, il quale nei giorni scorsi ha evidenziato che i cittadini squillacesi avrebbero diritto ad un rimborso sulla tassa rifiuti (Tari) del 2014, avendo riscontrato delle anomalie e sostenendo che la differenza tra l’importo previsto dal ruolo e la spesa realmente sostenuta è di circa 300 mila euro.
Dal canto suo, Muccari tiene a precisare che «nel 2014 è stato approvato un piano Tari la cui previsione è stata di 697.844 euro, sono state prodotte determine di impegno per 666.341 euro e sono stati prodotti accertamenti per 666.528 euro.
Nel corso della gestione del 2014, i costi sono stati coperti dalle entrate. In sede di riaccertamento straordinario dei residui, sono emerse delle economie per euro 97.468, rispetto agli impegni, e non di euro 300 mila, come per ignoranza riportato da qualche pseudo esperto».
Riguardo alle entrate accertate nel corso dello stesso esercizio finanziario, il primo cittadino rileva che «dei 666.528 euro riferiti agli accertamenti, rimangono ancora da riscuotere 234.134 euro. Quali soldi l’amministrazione può, quindi, restituire ai cittadini?». «Di certo, dopo avere recapitato gli avvisi bonari – conclude – opereremo la riscossione coattiva in tempi sicuramente anticipati rispetto agli anni precedenti».
Salvatore Taverniti