Nell’ambito della rassegna letteraria e teatrale “Alla corte dei Borgia”, è stato presentato in anteprima nel castello di Squillace il libro di racconti firmato da quattro giornalisti che per anni hanno lavorato alla Gazzetta del Sud. Tante storie avvincenti scivolate via dai loro taccuini e ora confluite in un volume appena pubblicato da Città del Sole Edizioni, dal titolo “Ottomani sullo Stretto”.
Vinicio Leonetti, Aldo Mantineo, Davide Marchetta e Marcello Mento hanno scelto di fare una nuova insolita esperienza editoriale dopo aver pubblicato molti altri libri. Ne hanno con la giornalista Carmela Commodaro, ideatrice della rassegna. “L’amante del boss”, “La paura di Michele”, “Ragazzi dopo la scuola alle Tuileries”, “Tre giorni lunghi una vita”, “Missione americana”, “Il capitano Zani”, “La banda dei giornalisti” e “Micio Pinto, l’uomo che visse tre volte”: otto storie si susseguono in una sequenza incalzante. Sono quattro giornalisti che raccontano quello che non hanno potuto sui loro giornali, perché anche la cronaca ha delle regole da rispettare. “Niente è come sembra” è il sottotitolo non casuale, perché molte volte dietro ad alcuni eventi realmente accaduti e finiti anche nelle cronache, ci sono retroscena assolutamente imprevedibili e spesso paradossali. Gli “avanzi” degli appunti di lavoro diventano, quindi, racconti.
Il filo conduttore che li lega è la Gazzetta del Sud, un ponte di carta sullo Stretto che unisce Sicilia e Calabria, regioni accomunate da notizie buone ma soprattutto cattive. Qui, infatti, gli autori hanno raccontato di tutto: omicidi, rapine, alluvioni, terremoti, retate antimafia e miss Italia, politici corrotti e servizi pubblici non funzionanti, buche sulle strade e fallimenti industriali.
Presenti alla serata Leonetti, Mantineo e Mento, è stato fatto anche il punto sullo stato attuale dell’informazione e del giornalismo. Dibattito arricchito anche dagli interventi dei giornalisti Ezio De Domenico, responsabile della sede Ansa della Calabria, e Oldani Mesoraca, già capo ufficio stampa della Giunta regionale della Calabria.
Vinicio Leonetti, Aldo Mantineo, Davide Marchetta e Marcello Mento hanno scelto di fare una nuova insolita esperienza editoriale dopo aver pubblicato molti altri libri. Ne hanno con la giornalista Carmela Commodaro, ideatrice della rassegna. “L’amante del boss”, “La paura di Michele”, “Ragazzi dopo la scuola alle Tuileries”, “Tre giorni lunghi una vita”, “Missione americana”, “Il capitano Zani”, “La banda dei giornalisti” e “Micio Pinto, l’uomo che visse tre volte”: otto storie si susseguono in una sequenza incalzante. Sono quattro giornalisti che raccontano quello che non hanno potuto sui loro giornali, perché anche la cronaca ha delle regole da rispettare. “Niente è come sembra” è il sottotitolo non casuale, perché molte volte dietro ad alcuni eventi realmente accaduti e finiti anche nelle cronache, ci sono retroscena assolutamente imprevedibili e spesso paradossali. Gli “avanzi” degli appunti di lavoro diventano, quindi, racconti.
Il filo conduttore che li lega è la Gazzetta del Sud, un ponte di carta sullo Stretto che unisce Sicilia e Calabria, regioni accomunate da notizie buone ma soprattutto cattive. Qui, infatti, gli autori hanno raccontato di tutto: omicidi, rapine, alluvioni, terremoti, retate antimafia e miss Italia, politici corrotti e servizi pubblici non funzionanti, buche sulle strade e fallimenti industriali.
Presenti alla serata Leonetti, Mantineo e Mento, è stato fatto anche il punto sullo stato attuale dell’informazione e del giornalismo. Dibattito arricchito anche dagli interventi dei giornalisti Ezio De Domenico, responsabile della sede Ansa della Calabria, e Oldani Mesoraca, già capo ufficio stampa della Giunta regionale della Calabria.
Salvatore Taverniti – Gazzetta del Sud 1 agosto 2023