Sono quattro i carabinieri residenti a Squillace che hanno ricevuto onorificenze, nei giorni scorsi, in occasione del 201° anniversario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, nel corso della cerimonia svoltasi al Comando Legione Carabinieri Calabria. Tra i 152 militari che si sono distinti in particolari operazioni di servizio e a cui il generale Aloisio Mariggiò ha concesso gli encomi, ci sono anche i sottufficiali Ettore Gualtieri, Alessandro Iazzetta e Antonio Ottolino e l’appuntato Salvo Di Leo.
Al luogotenente Gualtieri, perché, insieme ad altri colleghi, ha fornito «un contributo determinante ad una complessa e prolungata attività d’indagine che si concludeva con la disarticolazione di un agguerrito sodalizio criminale di stampo mafioso e l’esecuzione di 27 misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla commissione di estorsioni, spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di armi da fuoco».
Ai marescialli capi Iazzetta e Ottolino, per il fatto che «hanno tratto in arresto, unitamente ad altri militari, due pericolosi latitanti: l’operazione ha portato alla scoperta di un bunker dove gli stessi malviventi si nascondevano».
E all’appuntato scelto Di Leo, con la motivazione che «ha offerto un importante contributo ad una complessa attività d’indagine, condotta, unitamente ad altra forza di polizia, nei confronti di un pericoloso sodalizio criminale, ritenuto responsabile di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsioni, traffico di stupefacenti ed usura.
L’operazione si è conclusa con l’esecuzione complessiva di 19 provvedimenti restrittivi sul territorio calabrese e nazionale». Il luogotenente Gualtieri, i marescialli Iazzetta e Ottolino e l’appuntato Di Leo abitano a Squillace da diversi anni con le loro famiglie.
Salvatore Taverniti