Il nuovo arcivescovo di Catanzaro-Squillace mons. Claudio Maniago sarà accolto nella basilica cattedrale di Squillace domenica 16 gennaio. Prima di arrivare nel centro storico l’arcivescovo farà una sosta al Santuario della Madonna del Ponte e prima dell’accesso in cattedrale incontrerà le suore contemplative della comunità carmelitana “Messaggere dello Spirito Santo”. Domenica, a Squillace, si celebra la traslazione delle reliquie di Sant’Agazio, patrono della città e compatrono dell’arcidiocesi.
La solenne concelebrazione sarà presieduta proprio da mons. Maniago, che domenica scorsa si è insediato a Catanzaro per guidare l’arcidiocesi dopo le dimissioni rassegnate da mons. Vincenzo Bertolone. La festa intende richiamare alla memoria la traslazione delle reliquie del santo in città, dopo che l’urna contenente le ossa di Sant’Agazio fu raccolta miracolosamente sulla spiaggia di Squillace. S
sant’Agazio, centurione romano, originario della Cappadocia, subì gravissimi tormenti inflittigli dai Romani, perché era di fede cristiana. Per questo fu condannato a morte, martirizzato e decapitato. Le sue reliquie, conservate a Costantinopoli fino al 1220, giunsero miracolosamente a Squillace e quindi furono trasportate nella chiesa cattedrale della città, che elesse il santo suo patrono e protettore della diocesi. A Squillace si celebrano tuttora due feste solenni: una il 16 gennaio e l’altra il 7 maggio, giorno del martirio del santo a Bisanzio tramandato dai menologi bizantini e mantenuto ininterrottamente a Squillace.
Durante il rito, quest’anno si svolgerà anche la benedizione della cappella restaurata del santo patrono. La realizzazione del recupero, consolidamento e restauro della cappella dedicata a S. Agazio è stata finanziata dalla Cei ed è stata proposta e diretta dall’architetta squillacese Maria Teresa Alcaro.
La cappella versava in un grave strato di degrado dovuto principalmente a fenomeni di umidità. Attenendo il nuovo arcivescovo in città, il sindaco Pasquale Muccari, a nome della comunità, rivolge «un caloroso benvenuto e un augurio per il suo ministero, pronti ad intraprendere un cammino comune verso un’azione congiunta e integrata al servizio della collettività».
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 13 gen 2022)