Nuovo sopralluogo ieri a Squillace per verificare la situazione emergenziale relativa al muro pericolante prospiciente le case popolari di viale Fuori Le Porte. Erano presenti sul posto il tecnico dell’Aterp Calabria ingegnere Nicola Santilli, il consigliere provinciale delegato ai lavori pubblici Fernando Sinopoli e il consigliere comunale di Squillace Enzo Zofrea, promotore dell’iniziativa.
Un problema che in questi anni Zofrea ha costantemente monitorato. Le case popolari di viale Fuori Le Porte, prima traversa, sono state costruite negli anni Ottanta per essere assegnate a famiglie di agricoltori, per complessivi dieci nuclei familiari, e si compongono di due fabbricati.
Ad essere interessato maggiormente al pericolo è il fabbricato “B”, in cui abitano cinque famiglie. A causa dell’aggravamento complessivo della situazione strutturale, il grosso muro in cemento che sostiene il sovrastante terreno, dove insiste il giardino botanico e la zona della “Torretta”, risulta in più parti lesionato, soprattutto in corrispondenza del passaggio esterno davanti alle case interessate.
Qui la pavimentazione risulta sconnessa per via della spinta idraulica prodotta dal muro, con conseguenze anche per la rete idrica e fognaria a servizio delle abitazioni. «Al tecnico dell’Aterp – informa il consigliere Zofrea – ho chiesto che l’ente si adoperi celermente affinché tutte le operazioni necessarie per i lavori di messa in sicurezza del muro inizino presto. Purtroppo in questi mesi la pratica ha subito un rallentamento. A tal proposito ho avuto rassicurazioni che a breve sarà affidato l’incarico per l’espletamento del collaudo statico dei lavori di consolidamento del muro e per il rilascio dell’attestazione di rispondenza delle opere collaudate alla normativa antisismica, in modo da arrivare entro la fine dell’anno ad appaltare i lavori alla ditta».
Zofrea ha anche fatto presente a Santilli che una persona con disabilità, alloggiata all’ultimo piano di un altro condominio dell’Aterp, a Squillace, non può uscire di casa a causa degli impedimenti architettonici.
«E’ incredibile – precisa il consigliere – come nel 2021 ci siano ancora persone che rischiano di essere prigioniere in casa loro perché non hanno la possibilità di montare un ascensore o un montascale». Anche in questo caso Zofrea rende noto di avere trovato ampia disponibilità alla risoluzione del problema.
Salvatore Taverniti (Gazzetta del Sud, 13 feb 2021)