C’è chi ha avuto fulminato il televisore, chi la caldaia, chi il telefono, chi ogni tipo di elettrodomestico.
I violenti fenomeni elettrici, verificatisi mercoledì 5 dicembre a Squillace, insieme a notevoli piogge e grandinate, sono stati devastanti.
Il danno più grave lo hanno subito gli impianti idropotabili comunali a servizio del centro storico, rimasto senza acqua per diverse ore.
Nel pomeriggio del 5 dicembre, gran parte delle abitazioni erano anche senza energia elettrica, riattivata dopo poco tempo dai tecnici Enel.
In particolare, i danni maggiori li ha causati un tremendo fulmine, caduto nel centro storico: l’orologio della cattedrale, fermatosi in conseguenza alla scarica elettrica, ancora segna l’ora dell’evento atmosferico, le 15.25.
Il fulmine ha gravemente compromesso gli impianti elettrici dell’acquedotto “Donnatolla” e l’impianto di sollevamento idrico situato vicino al castello normanno, che sono andati distrutti nelle loro componenti essenziali.
Da subito l’ufficio tecnico comunale ha fatto sostituire i contatori Enel di alimentazione elettrica andati distrutti, mentre sono ancora in corso i lavori di ripristino dei quadri elettrici e la verifica delle relative condutture.
Squadre della “Sorical”, prontamente allertate dall’amministrazione, si sono attivati per immettere acqua nei serbatoi ad integrazione di quella proveniente dalla sorgente comunale.
Il sindaco Guido Rhodio ha diffuso un avviso alla cittadinanza, sottolineando che per un paio di giorni potrebbero registrarsi disservizi nella distribuzione dell’acqua potabile.
«Se le condizioni del tempo ce lo consentiranno – ha aggiunto l’assessore ai Lavori pubblici, Nunzio Pipicella – i lavori saranno completati più celermente e la situazione riportata presto alla normalità».