«I nostri bambini non meritano questo; la nostra città non lo merita». È un attacco frontale quello che sferra il consigliere di opposizione Enzo Zofrea, del gruppo “Tuttinsieme per Squillace”, contro l’amministrazione comunale, “rea” di non essere riuscita ad ottenere alcun finanziamento nell’ambito del Pnrr scuola. «Quando un anno fa – rileva Zofrea – ho chiesto l’istituzione di una commissione speciale sul Pnrr, volevo evitare queste sciagure e questi danni alla collettività.
Con una commissione in aiuto alla macchina organizzativa dell’ente avremmo sicuramente limitato al minimo le possibilità di errore». Secondo quanto reso noto, lo scorso anno con la pubblicazione dei bandi, sono stati destinati 5,2 miliardi alla costruzione e alla ristrutturazione di edifici scolastici; alla generazione di nuovi posti in asili nido e scuole dell’infanzia; alla creazione di nuove mense e palestre. Ma, secondo il consigliere dell’opposizione, ad oggi l’unico dato certo è che Squillace non ha avuto nemmeno un euro di finanziamento relativamente al Pnrr scuola.
«L’incompetenza di questa amministrazione – insiste – si è palesata di nuovo e lo ha fatto in un ambito molto importante per la sicurezza e il futuro dei nostri bambini: la scuola. Intorno a noi, tutti i Comuni si stanno attrezzando per scuole innovative da consegnare alle future generazioni. Tutti, tranne Squillace». Zofrea, inoltre, ritiene assurdo che molti altri Comuni abbiano beneficiato di importanti fondi del Pnrr per opere analoghe, mentre a Squillace l’amministrazione non è riuscita a cogliere questa importante opportunità.
«Il futuro – è la conclusione – si costruisce oggi. La scuola merita di essere sostenuta con impegni e investimenti perseguiti con serietà e visione, perché altrimenti anche le nostre scuole rischiano di morire. Dunque, gli amministratori, dovrebbero chiedere scusa a figli e nipoti. Ed anche provare vergogna perché oggi la loro mancanza di visione, da un lato, e l’infinita indolenza, dall’altro, rappresentano la condanna per il loro domani».
Salvatore Taverniti, Gazzetta del Sud 9 feb 2023